ROMA. L’Italia sta lavorando affinché il Global Combat Air Programme (GCAP) possa racchiudere le migliori tecnologie e le capacità oltre che del nostro Paese anche di Giappone e Regno Unito.
“Si tratta – ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto – di un progetto trilaterale basato su un’uguale partecipazione in termini di costi e benefici e sulla condivisione delle migliori tecnologie tra i nostri tre Paesi”.
Crosetto ha incontrato, ieri a Roma, il suo omologo britannico, Grant Shapps e il Consigliere Speciale del ministro della Difesa nipponico, Yoshiaki Wada.
Nel corso del colloquio sono state poste le basi per la definizione del trattato che avvii l’iter parlamentare. L’accordo sarà firmato a Tokyo entro la fine del 2023.
Il GCAP prevede la realizzazione di un nuovo velivolo di sesta generazione, un programma con rilevanti ricadute per la sicurezza e lo sviluppo tecnologico dei tre Paesi, oltre che nel campo tecnologico, dell’innovazione, ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale e della difesa.
L’incontro segue il trilaterale dello scorso 13 settembre tra i rappresentanti di Italia, Regno Unito e Giappone.
Il Memorandum of Cooperation (MoC) tra i tre Paesi è stato firmato lo scorso 16 dicembre sulla base delle solide e durature relazioni tra i tre Paesi, fondate sui valori di libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto.
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L’articolo Global Combat Air Programme: sempre più stretti i rapporti tra Italia, Regno Unito e Giappone per arrivare alla firma di un accordo entro fine anno proviene da Report Difesa.
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