Guardia di Finanza: a Bolzano intercettato e sequestrato un carico da 2.500 litri di birra di contrabbando. Denunciati i tre trasportatori

Di Antonella Casazza

BOLZANO. E’ un sequestro piuttosto singolare quello compiuto dai finanzieri del Comando Provinciale di Bolzano – Tenenza Vipiteno i quali, presso la barriera autostradale della A22 (“Autostrada del Brennero”) hanno intercettato oltre 2.500 litri di birra di contrabbando.

Il sequestro della birra di contrabbando ad opera della GDF di Vipiteno

I militari, impegnati in un servizio di controllo economico del territorio in un punto nevralgico dei traffici commerciali su gomma che dai vari Paesi europei giungono in Italia, hanno intimato l’“alt” al camion che stava trasportando il quantitativo di bevanda alcolica al fine di verificarne i relativi documenti di accompagnamento.

Il carico in questione – acquistato in Germania e stoccato in 62 fusti pronti per la spillatura – era destinato a rifornire diversi pub e ristoranti di diverse regioni italiane, che avrebbe raggiunto a bordo di furgoni anonimi senza la sopra accennata documentazione, la quale, oltre ad indicare la tracciabilità del prodotto, serve a garantire il pagamento della relativa accisa, ovvero l’imposta che scontano tutte le bevande alcoliche.

Tale “abbattimento” degli aggravi fiscali avrebbe così permesso ai rivenditori finali di praticare un prezzo al boccale certamente più conveniente rispetto agli altri esercenti, o comunque di massimizzare i guadagni in maniera illecita.

Nella circostanza, i tre conducenti del mezzo, tutti cittadini italiani, hanno tentato di convincere i finanzieri con le più disparate giustificazioni, spiegando che la loro era stata soltanto una disattenzione e che il trasporto era stato curato per conto di una persona amica senza neppure sapere che si trattasse di birra.

Paradossale è poi stata la spiegazione fornita dal terzo soggetto, il quale ha dichiarato che tutta quella birra era per suo consumo personale, salvo poi appurare che si trattava del titolare di un’impresa calabra operante proprio nel commercio di bevande.

Alla fine di tali ed inverosimili scusanti, i finanzieri hanno dunque proceduto al sequestro dell’intero carico mentre i tre conducenti, nella qualità di destinatari finali del prodotto, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bolzano per sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa, reato per il quale è prevista la pena della reclusione da sei mesi a tre anni nonché una multa commisurata all’ammontare dell’imposta evasa (in ogni caso non inferiore ai 7.746 euro).

Resta comunque inteso come per tutti i tre i denunciati valga la presunzione di innocenza, almeno fino al pronunciamento di sentenza o di eventuale decreto penale di condanna.

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