BARI. La madre, pensionata, era deceduta da tempo ma il figlio ha omesso di fornire la prevista dichiarazione all’INPS il che gli ha permesso – per circa un decennio – di incassare i soldi della defunta finché la cosa non è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Bari – Tenenza di Putignano e cosi, oltre al blocco dell’assegno mensile, l’uomo è stato interessato da un decreto di sequestro preventivo – in via diretta e per equivalente – di beni e disponibilità finanziarie fino alla concorrenza di 190.000 euro circa.
La vicenda, in realtà non inedita per le circostanze in cui si è manifestata, è venuta alla luce da una specifica attività d’indagine condotta dalle fiamme gialle, a seguito della quale è stato costatato come la pensione erogata alla donna fosse finita per lungo tempo sul conto corrente cointestato con il figlio.
Benché la congiunta fosse trapassata da tempo, l’uomo (con il fine di simulare l’esistenza in vita della madre) aveva comunque continuato a presentare – per conto della stessa – alcune dichiarazioni annuali dei redditi.
È evidente che la vicenda dev’essere approfondita in tutti i suoi aspetti, e che al momento per l’indagato vige la presunzione d’innocenza, ma per intanto l’Autorità Giudiziaria inquirente, in virtù nella normativa che prevede la c.d. “confisca per equivalente”, ha già avanzato presso il GIP del Tribunale di Bari la sopra citata richiesta di sequestro finanziario e patrimoniale con lo scopo d’inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’indebita percezione delineata dalle indagini.
A mettere in tale scomoda posizione l’uomo è stato un approfondimento operato su una segnalazione di operazione sospetta (tecnicamente definita “sos”) pervenuta dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, i cui accertamenti sono stati delegati dagli specialisti del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma ai colleghi della Tenenza di Putignano, dunque al Reparto del Corpo competente per territorio che ha poi fornito all’Autorità Giudiziaria locale un saldo e circostanziato quadro probatorio.
Come noto, tra le molteplici attività d’istituto che il legislatore ha demandato alla Guardia di Finanza, rientra senz’altro quella a tutela del bilancio pubblico oltre che di fermo contrasto alle frodi nei settori previdenziale, assistenziale e sanitario, affinché tali preziosissime risorse siano effettivamente erogate in favore di chi ne ha un reale bisogno, specie per le fasce più deboli e disagiate della popolazione.
La vicenda vede al momento l’uomo denunciato per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, anche se l’accertamento è stato compiuto nella fase delle indagini preliminari ed in attesa di una successiva verifica processuale nel previsto contraddittorio con la difesa.
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L’articolo Guardia di Finanza: incassa la pensione della madre defunta da tempo, denunciato per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e richiesto un sequestro “per equivalente” da 190.000 euro proviene da Report Difesa.
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