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Guardia di Finanza: operazione “Evolution”, scoperto un maxi-riciclaggio di denaro proveniente da evasioni fiscali ed impiegato per il sostentamento delle famiglie di camorristi in carcere. Eseguite 63 misure cautelari

Di Marco Lainati e Aldo Noceti

Roma. Sono 63 le misure cautelari eseguite tra le provincie di Napoli, Caserta e Salerno dai finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria (NSPV), coadiuvati dai colleghi dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, nell’ambito dell’operazione denominata “Evolution” condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

A finire nella rete delle fiamme gialle sono numerosi soggetti (48 dei quali tratti in arresto) gravemente indiziati – a vario titolo – per il reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro proveniente del famigerato clan di camorra dei Casalesi.

Le indagini dei finanzieri del NSPV, scendendo maggiormente nel dettaglio, si sono rivolte verso un’ampia platea di soggetti che, in almeno 4 anni, hanno messo in atto movimentazioni finanziarie per rilevanti importi con lo scopo di far confluire denaro su conti correnti postali e carte PostePay; soldi che venivano poi prelevati in contanti da diversi “incaricati” pagati proprio allo scopo.

GDF – attività d’ufficio

Secondo gli inquirenti, quello altro non era che il sistema con il quale utilizzare denaro proveniente da frodi fiscali messe a segno sul territorio nazionale, peraltro oggetto di precedenti indagini che avevano già visto l’arresto di numerosi responsabili.

Assai significativi sono anche i flussi finanziari ricostruiti dagli investigatori della GDF e che trovavo origine da un imponente giro di fatture false emesse da qualcosa come ben 51 diverse società di comodo italiane o di diritto ungherese, asseritamente operanti in molteplici settori merceologici e gestite da 11 soggetti (tutti arrestati) i quali curavano anche i relativi conti correnti oltre che coordinare la rete degli “spiacciatori”, ovvero di quei fidati fiancheggiatori incaricati di riscuotere il denaro contante presso banche e uffici postali.

GDF – stemma Comando Tutela Economia e Finanza

Per gli inquirenti si tratta di una somma da almeno 80.000.000 di euro, prelevati tra il 2016 ed il 2020 con una media di circa 55.000 euro giornaliere, man mano restituita ad esponenti della famiglia dei Casalesi ed utilizzata per il “sostentamento” delle famiglie di loro affiliati finiti in carcere.

Le attività in questione hanno richiesto l’impiego di circa 200 militari della Guardia di Finanza.

 

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