Di Fabrizio Scarinci
TEL AVIV. Nel primo pomeriggio il governo israeliano ha deliberato lo stato di guerra con Hamas, con il quale, contrariamente a quanto sostenuto ieri da diverse fonti, non sarebbe in atto alcuna trattativa tramite il governo egiziano.
Questo è quanto dichiarato da Tel Aviv, che lavora ormai a pieno regime al fine di pianificare le operazioni militari delle prossime settimane.
Come specificato del Premier Benjamin Ntanyahu e da altri membri del governo, gli obiettivi principali dell’IDF restano, per il momento, quello di riprendere il pieno controllo delle aree del Paese assaltate dai miliziani palestinesi e quello di garantire la protezione del territorio nazionale anche da altre azioni azioni d’attacco, come, ad esempio, quella posta in essere da Hezbollah nel corso della mattinata.
Tali operazioni saranno, poi, seguite da un’offensiva terrestre contro la Striscia di Gaza, che già da ieri starebbe subendo pesanti attacchi da parte dei jet e degli elicotteri dell’aviazione israeliana.
Tra le varie decine di edifici colpiti fino a questo momento figurerebbero anche il quartier generale di Hamas e la sede della Banca Nazionale Islamica.
In giornata, il Premier Netanyahu si è anche sentito con il suoi omologhi di Italia, Germania, Regno Unito e Ucraina, incassando da tutti il massimo sostegno, con il governo tedesco che, soprattutto in seguito al rapimento di una sua cittadina da parte di Hamas, avrebbe reso noto di voler rivedere la propria politica di aiuti nei confronti della popolazione palestinese.
Pieno sostegno sarebbe, poi, naturalmente arrivato anche da parte degli USA, che, dopo aver annunciato un pacchetto di 8 miliardi di dollari finalizzato a sostenere l’attuale sforzo dello Stato d’Israele, starebbero ora discutendo di intraprendere altre iniziative in favore di Tel Aviv.
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L’articolo Israele: deliberato lo “stato di guerra”. Nessun negoziato con Hamas tramite l’Egitto proviene da Report Difesa.
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