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Migranti: il Governo vara un pacchetto di misure. La Difesa dovrà realizzare strutture per accogliere quelli illegali

ROMA. Il Governo Meloni ha varato il pacchetto di misure sui migranti, annunciate nei giorni scorsi.

Nella riunione, oggi, del Consiglio dei ministri è stato stabilito di allungare a 18 mesi i tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia.

Immigrati ammassati su un barcone fatiscente

“Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia – ha spiegato il capoi dell’Esecutivo – che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi. Quindi tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale”.

E’ stato poi dato mandato al Ministero della Difesa di realizzare, nel più breve tempo possibile , le strutture per trattenere gli “immigrati illegali – ha aggiunto Meloni -. Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) . I nuovi che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città”.

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni

Servirà, secondo le indicazioni di Palazzo Chigi, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che sarà presto varato.

Queste proposte saranno inserite nel Decreto legge Sud per renderle immediatamente efficaci.

Questo decreto è già stato approvato il 7 settembre.

Tra l’altro istituisce la Zona economica speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno e stanzia dei fondi per Lampedusa.

“Decidiamo noi chi entra in Europa, non i trafficanti di esseri umani – ha ribadito con forza il capo del Governo – Sono parole pronunciate ieri a Lampedusa da Ursula von der Leyen, sono parole che abbiamo più volte pronunciato io, Matteo Salvini, Antonio Tajani e noi tutti. Questa frase può essere considerata il sunto della nuova visione che si è affermata in Europa grazie all’Italia”.

Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

“Consentitemi una battuta – ha aggiunto – mi chiedo se ora anche alla presidente von der Leyen certa stampa e certi osservatori italiani rivolgeranno le medesime accuse e gli stessi insulti che hanno rivolto alla sottoscritta e a noi tutti quando proponevamo le stesse misure. Penso ad esempio al punto 6 del Piano presentato da lei che prevede di adottare misure per limitare l’uso di navi non idonee alla navigazione e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti, garantendo la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati”.

“Mi chiedo – ha detto Meloni – se accuseranno anche la presidente von der Leyen, come hanno fatto con me, di voler affondare le navi con dentro i migranti. Rimane, aggiungo, la magra consolazione di poter rivendicare che, su questi temi, abbiamo sempre avuto ragione”.

Al prossimo Consiglio europeo informale di ottobre, l’Italia chiederà agli altri Stati membri di assumere le decisioni necessarie e conseguenti, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa.

La presidente Meloni ha poi precisato: “Inoltre, in accordo con il ministro Tajani, saranno convocati gli ambasciatori di quei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità dichiarate al momento dello sbarco dagli immigrati sulle nostre coste. L’Italia chiederà loro la massima collaborazione per l’immediato rimpatrio degli irregolari, rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta sul tema immigrazione”.

“È mia intenzione, inoltre – ha evidenziato Meloni – portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all’immigrazione illegale di massa. Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati”.

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori. Non solo eludendo le norme sull’immigrazione, ma anche a discapito di chi minore lo è veramente”.

“Stiamo lavorando – ha concluso il capo del Governo – e inseriremo nel prossimo decreto, delle norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14, ai quali sarà garantita ogni tutela”.

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