in

Polizia di Stato: mega Operazione contro Cosa Nostra e la Stidda. In manette 55 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti

CALTANISSETTA. La Polizia di Stato ha eseguito, oggi,  una misura cautelare detentiva emessa dal G.I.P. di Caltanissetta  su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura della Repubblica nissena, nei confronti di 55 persone in prevalenza gelesi (32) nonché 4 di Catania, 4 di Palermo, 12 della provincia di Agrigento e 3 di quella reggina per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti.

Tutti i reati sono aggravati dalla disponibilità, in capo agli associati, di armi (anche da guerra) ed esplosivi.

Qui le immagini dell’Operazione: https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/b84324ce-e040-11ee-95d8-736d736f6674)

Questa notte, 500 uomini della Polizia di Stato hanno operato al fine di eseguire le misure cautelari.

Le carte dell’Operazione antimafia di oggi

La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta ha anche disposto di procedere alla perquisizione di tutti gli indagati e dei luoghi nella loro disponibilità per ricercare armi e droga.

Alla complessa attività di Polizia Giudiziaria hanno partecipato oltre alla Squadra Mobile di Caltanissetta, anche gli uffici della S.I.S.C.O. di Caltanissetta e del Commissariato di P.S. di Gela.

Inoltre sono stati impiegati gli operatori delle Squadre Mobili di Catania, Agrigento, Palermo, Enna, Trapani, Siracusa, Ragusa e Padova, delle S.I.S.C.O. di Venezia, Messina, Catania e Palermo, del Reparto Volo di Palermo, dei Reparti Prevenzione Crimine di Catania, Palermo, Vibo  Valentia, Cosenza e Siderno, delle Unità Operative di Pronto Intervento di Napoli e Palermo, delle Unità Cinofile di Catania e Palermo, del Servizio Polizia Scientifica di Roma, del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica di Palermo e del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica di Caltanissetta.

Al fine di garantire l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, considerata la complessa attività di Polizia Giudiziaria che ha interessato i soggetti destinatari della misura cautelare, il Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, ha emesso una specifica ordinanza impiegando altri 50 uomini in servizio di Ordine Pubblico.

 

Agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta

LE INDAGINI

Sono iniziate alla fine del 2018 e hanno consentito di tracciare le linee operative di Cosa nostra in territorio gelese, acclarando ancora una volta la piena operatività dei due gruppi che animano la suddetta consorteria mafiosa nel territorio, ovvero i clan Rinzivillo ed Emmanuello (da qui il nome dell’Operazione, “Ianus”: una delle divinità più antiche, solitamente raffigurata con due volti cosiddetto Giano Bifronte, proprio a sottolineare i due volti di Cosa nostra).

L’attività investigativa dei poliziotti della Squadra Mobile, del S.I.S.C.O. ( Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo)  di Caltanissetta e del Commissariato di P.S. di Gela – ha consentito di far emergere gravi indizi anche in ordine agli ingenti investimenti di Cosa nostra operante a Gela nella realizzazione di serre finalizzate alla coltivazione di marijuana.

E avrebbe utilizzato tale tipologia di droga come merce di scambio per ottenere cocaina, dalle organizzazioni criminali reggine e catanesi.

Nel dettaglio, tra Cosa nostra gelese e soggetti legati alla ‘ndrangheta calabrese e, segnatamente, alla ‘ndrina Longo di Polistena, nonché con esponenti della criminalità organizzata catanese, il traffico di droga si sostanziava per i gelesi nell’importazione di cospicui quantitativi di cocaina e hashish e nell’esportazione di marijuana.

Tutto questo è stato ricostruito in forza delle emergenze investigative tratte dal contenuto delle intercettazioni di conversazioni tra gli odierni indagati e ha trovato riscontro in numerosi sequestri di marijuana il cui quantitativo complessivo si attesta su circa 1.000 chili di marijuana.

Inoltre, secondo una stima fatta proprio dagli stessi indagati nel corso delle conversazioni captate, il quantitativo settimanale di droga immessa sul mercato si aggirava intorno a 1 o 2 chili di cocaina, con conseguenti cospicui guadagni per milioni di euro.

Qui le immagini dell’Operazione con intercettazioni: https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/1dea554c-e044-11ee-86d0-736d736f667).

L’indagine ha altresì fatto luce anche in ordine ai rapporti tra Cosa nostra e l’altra organizzazione mafiosa operante a Gela e segnatamente la stidda, censendo taluni incontri tra i rispettivi vertici.

Durante l’attività investigativa è emersa la disponibilità di armi ed esplosivi da parte dei sodali.

Al fine di scongiurare il verificarsi di gravi fatti di reato era tratto in arresto uno degli indagati, in quanto trovato in possesso di un ordigno rudimentale, che gli artificieri della Polizia di Stato, prontamente intervenuti, hanno fatto brillare in piena sicurezza.

La pericolosità presunta di alcuni degli indagati, oltre che dalla detenzione delle armi, è emersa anche dal tenore delle conversazioni captate.

Oltre alle misure cautelari, la Polizia di Stato ha proceduto al sequestro preventivo di una villa con piscina sita a Gela ed un’auto di grossa cilindrata, beni riconducibili a taluno degli indagati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’articolo Polizia di Stato: mega Operazione contro Cosa Nostra e la Stidda. In manette 55 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti proviene da Report Difesa.

What do you think?

Written by Report Difesa

Quotidiano di geopolitica e di sicurezza nazionale ed internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Viminale: il ministro Matteo Piantedosi è intervenuto oggi al “Global Fraud Summit” a Londra sull’entità della minaccia delle frodi e il ruolo delle Forze di Polizia

Cybersecurity: sottoscritta tra Professional Link e Aon una collaborazione per integrare la propria tecnologia avanzata per la rilevazione e la mitigazione delle minacce