Al sorgere della mattinata del 13 giugno 2018 sono state arrestate sei persone dal Nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma dei carabinieri. L’operazione che ha portato a tale esito è stata denominata Rinascimento. I reati imputati sono associazione a delinquere, traffico di influenze, corruzione, fatture false e finanziamenti illeciti durante l’iter di approvazione del progetto del nuovo Stadio della Roma.
Il Procuratore aggiunto Paolo Ielo, ha sottolineato che le e indagini, come spiegato dal non riguardano assolutamente l’AS Roma. La società del club capitolino non è difatti coinvolta il alcuna indagine. Lo sono, al contrario, il costruttore Luca Parnasi, alcuni dei suoi collaboratori, oltre all’ex assessore della Regione Lazio Michele Civita e a Luca Lanzaolone, presidente Acea.
A parlare dell’estraneità della Roma in questa vicenda è stato anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, come riportato dall’ANSA: “Per quanto riguarda il discorso sportivo, una cosa che mi sembra assolutamente certificata è che non c’è nessun coinvolgimento a nessun titolo né della società, né dei suoi legali rappresentanti in tutta questa storia. È un elemento molto molto importante e significativo. Fermare l’inizio della costruzione? È fuori luogo che io intervenga sulle decisioni dell’amministrazione”.
A rilasciare le proprie dichiarazioni è stato naturalmente anche il Presidente dell’AS Roma James Pallotta: “Siamo rattristati e costernati dalle notizie e dagli arresti di questa mattina. Come categoricamente affermato dalla Procura, l’AS Roma non c’entra nulla. Inoltre, contrariamente a quanto riportato da alcuni, gli arresti non coinvolgono chi si occuperà della costruzione dello Stadio della Roma e non hanno nulla a che vedere con la realizzazione dello stadio e del polo di intrattenimento circostante. Ora ci aspettiamo che il progetto venga portato avanti, senza significativi ritardi”. Queste invero le parole del presidente a stelle e strisce riportate sul sito giallorosso.
Secondo la ricostruzione della Procura sarebbe stato messo in atto un modello di corruzione sistematica, caratterizzata dalla scelta di favoritismo, a qualsiasi livello e con le utilità più diverse, i rappresentanti delle istituzioni. Di seguito il resoconto delle persone coinvolte tra arrestati e indagati.
Arrestati, attualmente in carcere: Luca Parnasi, imprenditore; e i suoi collaboratori Luca Caporilli e Simone Contasta.
Arresti, attualmente ai domiciliari: Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia; Pier Michele Civita, ex assessore regionale del Pd; Luca Lanzalone, presidente Acea e consulente per M5S sullo stadio.
Indagati: Mauro Vaglio, Daniele Leoni, Paolo Ferrara, Davide Bordoni, Giampaolo Gola, Daniele Piva.
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