In seguito all’incidente automobilistico che ha visto protagonista Bruno Peres, alle prime luci dell’alba dello scorso lunedì, a causa di un eccessivo tasso alcolemico, il terzino brasiliano è finito al centro di una bufera mediatica. Il giallorosso, oltre a essere recidivo (dalla Porsche alla Lamborghini, medesimo orario dell’incidente accaduto nel novembre 2016), sembra aver tradito i suoi stessi buoni propositi esternati al termine della finestra di mercato invernale.
Peres, dopo essere stato vicino alla cessione nel corso di gennaio, ha difatti deciso di dire la sua su Instagram per palesare la propria intenzione di rimettersi in gioco: “Ho preso la decisione di restare alla Roma. Non l’ho fatto per orgoglio anche se sarebbe stato più facile per me voltare pagina. Quello che mi ha convinto è stato l’amore per questa città, per questi colori e per la gente della Roma. Non avrei potuto lasciare in questo modo. Voglio riscattarmi e aiutare in ogni modo possibile i compagni, il Mister e la società a tagliare i traguardi che questa squadra merita. Tutti insieme. Sempre ForzaRoma!!!“.
Eppure, a pochi giorni di distanza da quel messaggio, il terzino del club capitolino ha commesso un grave errore seguito da pesanti conseguenze: ritiro della patente, multa salata dalla Roma, con lo stesso metro usato per Nainggolan in seguito alla vicenda di capodanno, ovvero per il 30% dello stipendio lordo e sospensione (niente convocazione contro il Benevento). Lunedì, in seguito all’incidente, nonostante il giorno di riposo in programma, Peres è stato convocato a Trigoria dove ha svolto allenamento in solitaria secondo le direttive ricevute.
Oltre ai colloqui con Di Francesco e Monchi il numero 25 giallorosso è stato bersagliato sui social dalla tifoseria romanista, la quale, già in precedenza aveva palesato il proprio virtuale malcontento per il calo di rendimento del terzino. Tra satira (Bruno Ceres) e richieste di licenziamento in tronco il calciatore dovrà impegnarsi, e non poco, per recuperare e riscattarsi davvero grazie a ottime prestazioni sul campo (e disciplina fuori). Quando, naturalmente, avrà occasione di farlo nuovamente.
Nei giorni scorsi, vista la gravità della situazione, è invero emersa anche l’eventualità di una cessione last minute sui mercati che hanno ancora le trattative aperte come in Brasile o in Russia. Secondo La Gazzetta dello Sport il giocatore brasiliano rischia difatti una partenza realizzabile con la formula del prestito secco. A prescindere da tale possibilità certamente Bruno Peres, dopo il faccia a faccia con Di Francesco, rimasto privato, dovrà impegnarsi seriamente e comportarsi da professionista per recuperare la fiducia del mister giallorosso. Elemento indispensabile per sperare di tornare a giocare presto, e quindi, tentare di ricucire il rapporto ormai logoro con i tifosi della Roma.
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