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I capolavori del cinema: Forrest Gump

1994Robert Zemeckis; con Tom Hanks, Robin Wright, Gary Sinise, Sally Field, Mykelti Williamson.

Magistralmente interpretato da Tom Hanks, il personaggio di Forrest Gump incarna l’ingenuità e la genuinità, bilanciando l’evidente handicap mentale con la bontà del cuore. Suscita tenerezza, impossibile provare un sentimento differente dalla compassione verso il protagonista. Il racconto della sua vita è ai limiti dell’assurdo, della fantascienza: influenza la tecnica di ballo di Elvis Presley, si laurea grazie alla propria abilità atletica nel football, diventa un eroe della guerra del Vietnam, intraprende una gloriosa carriera nel ping-pong, guadagna miliardi con la pesca dei gamberi, viene ricevuto da tre presidenti alla Casa Bianca, provoca lo scandalo Watergate. Insomma una straordinaria coincidenza di eventi che lo porteranno a vivere un’esistenza intensa, segnata dall’amorevole guida della madre e da una travagliata storia d’amore iniziata sin dalla tenera età.

Penetra con prepotenza nella parte del cervello dello spettatore adibita al sentimento, annientando completamente la parte logica, lasciando entrare l’amore, la compassione, la pena, la rabbia, il dolore. Un profondo intersecarsi di emozioni, rese perfettamente sia dall’interpretazione recitativa del cast che dall’atmosfera volutamente creata dal regista, il quale si addentra in diversi prospetti di scenario con naturalezza ed efficacia.

L’impatto sulla cultura popolare è stato notevole, permettendo ad alcune battute del film di entrare nel linguaggio comune: da “Corri, Forrest, corri!” a “Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”, frasi diventate celebri ed entrate inevitabilmente nella storia del cinema contemporaneo.

Non è mai pretenzioso, esprime concetti di una certa complessità con la chiarezza e la semplicità del protagonista: è una pellicola scorrevole, fluida e condensa nei suoi 142 minuti trent’anni di storia americana, vissuta e vista tramite gli occhi e le avventure di un tenero ingenuo bonaccione.

Vincitore di 6 Premi Oscar (Miglior film, Migliore regia, Miglior attore protagonista, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior montaggio, Migliori effetti speciali) e 3 Golden Globe, Forrest Gump commuove con la sua straordinaria intensità emotiva e gli aspetti fortemente drammatici: dagli episodi di bullismo verso l’indifeso Forrest, deriso ed insultato per la propria condizione di disabile, alla morte della madre, dagli orrori della guerra alla perdita degli amici più sinceri per sfociare nella tristezza più profonda con la scomparsa dell’amore, quello puro, incontaminato, vissuto con semplicità e gioia dal protagonista.

L’empatia che lega lo spettatore al buon Forrest è dovuta alla purezza delle sue emozioni, alla genuinità del suo cuore e alla sua generosità incondizionata; lo spirito gioioso con cui si approccia alla vita nonostante tutte le difficoltà dovrebbe essere preso come esempio da tutti noi, troppo legati all’opinione della gente e bloccati dalla complessità dei processi mentali, quando in realtà basterebbe affrontare l’unica vita che ci è stata concessa con il cuore, per poter vivere in armonia.

Una perla di umanità in un mondo corroso dall’opportunismo, dalla gelosia, dalla malizia e dall’odio.

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