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El Shaarawy e Pellegrini rispondo alle domane dei tifosi giallorossi intervistandosi a vicenda

El Shaarawy e Pellegrini

Oggi Stephan El Shaarawy e Lorenzo Pellegrini hanno preso parte al consueto appuntamento che vede i calciatori della Roma, a rotazione, rispondere alle domande virtuale poste dai tifosi giallorossi. In questo caso i due si sono intervistati a vicenda leggendosi rispettivamente i quesiti giunti per entrambi.

Queste le domande arrivate per El Shaarawy lette da Pellegrini:

Perché ti chiamano tutti zio?
“Un po’ perché anche io a mia volta chiamo tutti zio. Nell’ultimo anno di Milan con un addetto alla sicurezza, a Milanello, abbiamo iniziato a chiamarci così e quando sono arrivato qui ho cominciato a chiamare tutto così e quindi è nata questa cosa qui divertente”.

Il tuo soprannome è Farone, a me quale daresti?
“Zio”.

Come ti sei sentito dopo aver realizzato il primo gol al Chelsea?
“È stata una grandissima emozione un gol dopo nemmeno 40 secondi ci ha dato davvero molta fiducia a livello personale è stato veramente un gol indimenticabile”.

Qual è la peggiore abitudine di Pellegrini?
“Che come entri in camera ti metti sul letto e vuoi tutto spento: luci spento e tutto il resto e vuoi dormire. Almeno 10 minuti poi dopo ci riposiamo”.

Cosa pensi del tifo che c’era all’Olimpico contro il Chelsea?
“L’ho trovato veramente calorosissimo, ci hanno spinto per 90 minuti, non si sono mai fermati. E poi a Roma è sempre bello vedere lo stadio pieno per cui è stata una bella emozione soprattutto quando segni e tutti urlano il tuo nome, quella è stata veramente una grande emozione, da brividi”.

Come mai la nuova esultanza?
“L’ultimo gesto, quello con il dito, l’ho fatto per il mio migliore amico, Manuel, che adesso è in America e lo abbiamo inventato questa estate. Lui mi ha detto quando non sarò allo stadio che sarò in America, tu fallo, quindi ogni volta che lo farò sarà per lui”.

Calcisticamente cosa ruberesti a Lorenzo?
“Gli anni di carriera, visto che sei più giovane, quindi hai più tempo a disposizione. Vorrei tornare 4 anni indietro, quelli che hai in meno di me”.

Cosa faresti se ti entrasse un gabbiano in casa?
“Mi è entrato un pipistrello una volta a Milano, con mio fratello che cercava di mandarlo via con l’asciugamano, non sapevamo cosa fare perché continuava a girare nella stanza”.

Queste, invece, i quesiti giunti per Pellegrini e letti da El Shaarawy:

Quando sei arrivato sei stato presentato mentre giocavi a FIFA, ci giochi veramente?
“Sì ci gioco ogni tanto ma non è una cosa che faccio molto spesso perché non abbiamo nemmeno tanto tempo. Non sono fortissimo però mi piace, diciamo che l’importante è partecipare”.

Quanto hai esultato al primo gol contro il Chelsea?
“Perché, chi lo ha fatto? (Ride ndr). Sì ho esultato tantissimo anche per non pensavo che avresti mai potuto fare un gol del genere. Le cose inaspettate sono sempre le più belle,  poi 1-0 così subito è stato bello, lo hanno fatto vedere ovunque che alla fine ho imparato a memoria i secondi che ci hai messo a farlo”.

Qual è la peggiore abitudine di Stephan?
“Quando abbiamo un po’ di tempo a disposizione per riposare e tu magari tieni il volume alto dei dispositivi, se abbiamo un quarto d’ora, magari abbassiamo, no?”.

Hai praticato qualche altro sport prima del calcio?
“Sì, dai 6 agli 8 anni, ho fatto piscina”.

Come ti stai trovando nell’atmosfera del nostro spogliatoio?
“Benissimo, è tranquillo e pieno di bravi ragazzi, ci divertiamo, scherziamo e poi a parte El Shaarawy mi trovo bene”.

Film o serie preferiti?
“Mi piace tantissimo Giustizia privata, mi piace proprio quel genere, tra le serie tv in questo momento sto vedendo Narcos anche se non ne ho una preferita”.

Sai cucinare?
“No, se vuoi posso fare una pasta in bianco o un petto di pollo in padella”.

Quale personaggio di un videogioco vorresti essere?
“Mi ha sempre fatto impazzire Batman, è fighissimo, ha questa armatura e la macchina pazzesca, poi è tutto nero, bellissimo”.

Cosa faresti se ti entrasse un gabbiano in casa?
“Aprirei lei finestre e uscirei di casa, andrei a fare un giretto, così magari al rientro non lo troverei più”.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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