Federico Fazio, a una decina di minuti dall’inizio della prima doppia seduta del ritiro 2019, nonché il primo duplice appuntamento di lavoro sotto la guida di Paulo Fonseca, è intervenuto ai microfoni di RomaRadio per parlare delle aspettative relative all’inizio della preparazione e della nuova stagione soffermandosi, ovviamente, anche sulle impressioni circa il neo tecnico giallorosso. Di seguito le dichiarazioni di Fazio riportate sul sito ufficiale del club capitolino.
È una cosa buona avere un allenatore molto esigente come Fonseca, perché la competitività fa grande la squadra, ti fa lottare e ti fa allenare più forte. Mancano sette settimane e avremo tempo di lavorare, di conoscere il mister, di prepararci al meglio, nella maniera migliore. Dobbiamo allenarci forte in questo periodo.
Sei al quarto ritiro con la Roma per te, inizi a essere un po’ romano?
Sono romano da quando sono arrivato, mi sono subito sentito bene. Anche lamia famiglia, dall’inizio ci siamo trovati tutti molto bene a Roma.
C’è curiosità per la nuova stagione? Avete un nuovo allenatore, un nuovo direttore sportivo e arriveranno nuovi compagni
Sì, è una stagione che desta curiosità, non solo per i tifosi, ma anche a noi giocatori. Nel calcio succede, spesso cambiano gli allenatori e devi conoscere quello nuovo. Non vediamo l’ora di allenarci al massimo in questo periodo.
Cosa ricordi dello Shakhtar di Paulo Fonseca?
Una squadra che giocava molto bene a calcio, dietro e davanti, creando tante occasioni da gol. Meglio aver vinto per noi, ma fu una vera partita. Soprattutto lì, faceva freddo e giocavano bene. Anche noi giocammo una bella partita, però.
Un allenatore che chiede tanto coraggio ai suoi calciatori vi preoccupa come reparto arretrato?
Preoccupa soprattutto i portieri! (ride, ndr). Noi siamo abituati: a me piace giocare i palloni da dietro e quindi aspetto con molta ansia queste indicazioni da parte dal mister.
Ha detto “se il pallone lo abbiamo noi è il miglior modo di difendere”. Questo vuol dire difesa alta e correre di più?
Dobbiamo prima di tutto essere compatti. Se la squadra è dietro è o alta, bisogna è essere compatti e, come dice il mister, tenere la palla.
Se un domani dovessi fare l’allenatore saresti votato all’attacco?
Non lo so, però mi piace giocare il pallone e andare avanti.
Che campionato sarà? Ci sono tante novità, anche per il ritorno di Conte e Sarri
Ci sono tanti cambiamenti, tutte le squadre che lottano per Champions o scudetto hanno cambiato tanto, tra allenatori e giocatori. Sarà una novità per la Serie A e lo stesso sarà per noi: dobbiamo abituarci, conoscerci tra allenatore e giocatori. Sarà una bella sfida, non sol per noi, ma per tutte le squadre che hanno cambiato.
Questo vuol dire che tutti ripartiranno da zero?
Sì, penso che l’inizio sarà molto importante. Bisognerà fare un buon campionato e stare lì davanti e vicini. Una buona partenza ti dà fiducia per il resto della stagione.
È vero che a voi giocatori piace di più fare il ritiro a Trigoria e non in montagna? Ora il centro sportivo è diventato molto attrezzato
Da quando sono arrivato Trigoria il centro sportivo è cambiato tanto, ogni anno si fanno dei lavori. Sono tutte cose positive. Per me va bene tutto, tra montagna, qui o America è lo stesso. Ogni luogo ha i suoi aspetti positivi e negativi. Qui stiamo bene e a me piace.
Hai mantenuto i contatti con i compagni che sono andati via?
Sì, ma nel calcio è normale: è così. Ho giocato con tanti calciatori, perché ormai sono diventato grande pure io.
Il fatto che fosse un ex difensore ti potrebbe aiutare?
Certo, per l’esperienza che ho avuto gli allenatori che sono stati difensori ti danno un po’ di vantaggio per il reparto arretrato.
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