Russia: attacco terroristico a Mosca, arrestati i presunti colpevoli. L’amministrazione Biden dichiara di aver avvertito il Cremlino

Di Fabrizio Scarinci

MOSCA. Il bilancio ufficiale dell’attacco di venerdì scorso al teatro Crocus City Hall di Mosca è, ormai, arrivato a 137 morti e 180 feriti.

Un momento dell’attacco

Come noto, l’azione è stata rivendicata dal gruppo terroristico ISIS-Khorasan, costola del sedicente Stato Islamico attiva principalmente nel Caucaso e in Afghanistan, dove, tra l’altro, rappresenterebbe una fastidiosissima spina nel fianco per il governo talebano re-instauratosi in seguito al ritiro occidentale.

Il giorno successivo alla strage, i servizi di sicurezza russi hanno tratto in arresto diverse persone, accusando quattro di essi, tutti di nazionalità tagika, di aver fattivamente condotto l’attacco.

Nella giornata di ieri, i quattro accusati sarebbero apparsi in tribunale con evidenti segni di torture (tanto per rendere l’idea, uno di essi era perfino su una sedia a rotelle).

Uno dei terroristi portati in tribunale

Il Cremlino ha, poi, cercato di strumentalizzare la vicenda in funzione anti-ucraina di fronte alla propria opinione pubblica, dichiarando che, al momento dell’arresto, i responsabili dell’attacco sarebbero stati in procinto di dirigersi verso il territorio di Kiev.

A tali accuse, il governo ucraino ha, ovviamente, risposto chiarendo di essere completamente estraneo alla vicenda.

Quanto agli USA, invece, il loro governo sostiene che Mosca sarebbe stata addirittura messa in guardia rispetto al rischio di simili azioni da parte dell’”ISIS-K”.

Stando a quanto si è avuto modo di apprendere, infatti, tre settimane fa il gruppo in questione sarebbe stato colpito da Mosca, che, tuttavia, non sarebbe riuscita a debellarlo in modo completo.

Logo dell’ISIS-Khurasan

Venendo a conoscenza di questa informazione, Washington l’avrebbe immediatamente trasmessa a Mosca (cosa che non dovrebbe assolutamente stupire, poiché, malgrado il gelo degli ultimi anni, i due Paesi non avrebbero mai interrotto del tutto le proprie comunicazioni), diramando anche un’allerta di sicurezza per i cittadini statunitensi presenti in città.

Secondo questa ricostruzione dei fatti, l’attacco di venerdì rappresenterebbe, dunque, la risposta dell’ISIS-K alle recenti azioni russe nei suoi confronti.

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