in

Stop alla liberalizzazione Wi-Fi

Abbiamo esultato troppo presto? Pare di si! E’ il caso del Wi-Fi, il collegamento senza fili a Internet, per cui veniva annunciata la liberalizzazione in Italia, come già avvenuto da anni in molti altri paesi.

Dopo averne annunciato con clamore la “liberalizzazione” anche in Italia, ecco apparire, nel “Decreto del fare”, una norma che si rimangia la promessa. Un emendamento approvato in Commissione alla Camera introduce nuove procedure per gli esercenti che offrono il Wi-Fi: obblighi congegnati in maniera tale da rendere praticamente impossibile l’erogazione del servizio.

Spunta una nuova norma, nel “Decreto del fare”, secondo cui per gli esercenti che offrono Wi-Fi sarà necessario tracciare il collegamento dell’utente, connesso alla rete, attraverso misure tecniche complesse e molto costose. La beffa è che, a parte la liberalizzazione, si rischia di indietreggiare rispetto al presente, costringendo alla chiusura i tanti accessi pubblici Wi-Fi esistenti, anche gratuiti.

Il Garante per la Privacy, Antonello Soru, ha espresso un giudizio critico nei confronti dell’emendamento che “reintroduce quegli obblighi di monitoraggio e registrazione dei dati”, dannosi per per la diffusione del Wi-Fi pubblico in Italia. Il Decreto obbliga a “tracciare informazioni relative all’accesso alla rete” creando problemi di privacy, in quanto verrebbero registrati dati personali “che spesso sono riconducibili all’utente collegato a Internet”.

Peccato, ancora una volta si è persa una buona occasione, il treno della liberalizzazione del Wi-Fi sembra essere passato. Come suggerisce qualcuno, potremmo sempre ribattezzare il “Decreto del fare» in “decreto del fare…finta”.

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Lina Sannazzaro e Alfonso Marabelli

Nuove sul Wi-Fi pubblico