Novità fresche fresche in merito alla liberalizzazione del Wi-Fi, di cui avevamo parlato nel precedente articolo Stop alla liberalizzazione Wi-Fi.
Colpo di scena, la liberalizzazione del Wi-Fi pubblico va avanti. Gli emendamenti approvati venerdì scorso, che complicavano il provvedimento fino, di fatto, a vanificarlo, sono stati eliminati da un intervento del presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia.
L’appello dei tanti esperti, che si è levato in difesa del collegamento senza fili a Internet, è stato ascoltato. Così oggi la norma sostiene che “l’offerta di accesso alla rete Internet al pubblico tramite rete Wi-Fi non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori”.
Gli esercenti che offrono Internet Wi-Fi, ai clienti della propria attività, non avranno l’obbligo di interventi tecnici complicati e costosi ovvero non dovranno tracciare il collegamento dell’utente connesso alla rete. Da risolvere resta la questione della sicurezza e della responsabilità, punto spinoso sia per chi utilizza la connessione sia per chi la offre.
Non tutte le notizie, però, sono con i fiocchi: i fondi per la banda larga previsti dall’Agenda Digitale sono stati tagliati. Dei 150 milioni destinati ad azzerare il digital divide di primo livello (disponibilità di una connessione ad almeno 2 mega) nel Centro Nord, ne sono rimasti 130, nonostante il ministero dello Sviluppo economico si fosse già organizzato per utilizzare l’intera somma.
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