Cybertech, dall’aumento degli attacchi informatici alla resilienza europea. La due giorni internazionale sulla sicurezza digitale

di Maria Enrica Rubino

ROMA. Solo nel 2018 gli attacchi cyber gravi registrati sono stati 1.552. Lo rende noto Leonardo, che questa mattina ha dato il via a Cybertech Europe 2019, la tradizionale kermesse internazionale dedicata alla sicurezza digitale, di cui Leonardo è partner con Cybertech.

Con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale gli attacchi informatici, dieci volte più frequenti negli ultimi due anni, si sono spostati dal furto di dati all’aggressione all’operatività di infrastrutture critiche, quali, ad esempio le reti energetiche, i trasporti pubblici. Solo nel 2018, i reati di cyber spionaggio, compreso il furto di proprietà intellettuale, sono incrementati del 57%, in particolar modo nei confronti delle infrastrutture critiche e della sanità.

L’intervento di Alessandro Profumo al Cybertech Europe 2019

Provengono da circa 40 Paesi gli esperti di cyber security presenti all’evento, un dato che per Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo “dimostra la volontà dell’industria di cooperare e contribuire all’indipendenza digitale, rafforzando la resilienza europea”. Nel suo intervento di apertura della due giorni nella sala conferenze del centro congressi La Nuvola, Profumo ha ribadito il grande impegno di Leonardo nella sicurezza informatica, tanto da aver istituito la Divisione Cyber Security con l’obiettivo di “ampliare il nostro portfolio e le nostre competenze in questo settore e incrementare la nostra portata globale” ha spiegato. Il giro d’affari annuo è di circa 400 milioni di euro, ma per l’AD di Leonardo può ancora crescere in modo significativo. L’ambizione di Leonardo è, infatti, quella di “crescere ma soprattutto di vedere l’azienda riconosciuta come l’interlocutore che consente di avere quella fiducia che è fondamentale nella dimensione del mondo digitale” ha detto Profumo. Ma in questa direzione è “estremamente importante il decreto sulla Cybersecurity approvato lo scorso 19 settembre dal Governo perché dà la cornice attraverso cui tutti noi possiamo operare” ha proseguito. E relativamente al 5G, Alessandro Profumo ha definito “molto importanti” le scelte fatte dal governo sotto il profilo di un “controllo in termini di golden power”.

Alcuni stand delle società di cybersecurity presenti al Cybertech Europe 2019

Una novità che attende il settore del dominio cibernetico e spaziale è quella preannunciata dal Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, nel suo intervento alla conferenza. Si tratta di un Comando Spazio che verrà istituito sotto Palazzo Chigi e con il Comint e come vero e proprio braccio operativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un progetto simile a quello già avviato dalla Francia e dagli Stati Uniti. Il Sottosegretario ha rimarcato l’importanza di “aver fatto squadra” sulla sicurezza cibernetica e sulla sicurezza nazionale “come difesa quest’anno abbiamo fatto un importante lavoro con il progetto C5ISR che ha coinvolto gli uffici della Difesa che si occupano di cibernetica, “un lavoro che proseguirà” fa sapere Tofalo. “La materia cibernetica all’interno del Ministero della Difesa sarà alzato a un livello tre stelle pertanto il dicastero della difesa darà maggiore importanza a questo settore”. Per Tofalo, infine, “il ruolo delle istituzioni pubbliche è fondamentale. Altrettanto lo sono gli attori privati. L’Industria della Difesa, infatti, ha un ruolo strategico per il Paese”.

Lo stand di Leonardo al Cybertech Europe 2019

Le sfide da fronteggiare, per Roberto Baldoni, vicedirettore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) sono legate alla “prosperità economica e alla sicurezza nazionale attraverso la trasformazione digitale”. Relativamente al tema del 5G, Baldoni si è espresso definendola “un’opportunità” ma anche la probabile causa di “rischi da affrontare”. I rischi dei “predator investment” vanno assolutamente contenuti e, pertanto, “abbiamo bisogno di sviluppare linee guida”, anche mediante un sistema che lavori con l’Europa per proteggere la sfera sociale.

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