Questa mattina una doccia gelata si è abbattuta sui tifosi biancorossi: infatti il Procuratore Federale, su segnalazione della CO.VI.SOC ha deferito il presidente dei biancorossi Cosmo Antonio Giancaspro, il socio partner che revisiona i conti Giovanni Palasciano e la F.C. Bari 1908 per avere responsabilità oggettiva e soggettiva.
Adesso, se confermato anche più avanti peserà sull’economia della classifica dei biancorossi, perchè sfocia in 1 o 2 punti di penalizazzione. Questo, il comunicato uscito all’ora di pranzo:
Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale
Federale Nazionale Sezione Disciplinare:
- Sig. GIANCASPRO COSMO ANTONIO, Presidente del Consiglio di Amministrazione e
legale rappresentante pro-tempore della Società F.C. Bari 1908 S.p.A.:
per la violazione di cui all’artt. 1 bis, comma 1, del C.G.S. e 10, comma 3, del C.G.S., in relazione
all’art. 85, lettera B), paragrafo VII) delle N.O.I.F., per aver violato i doveri di lealtà probità e
correttezza, per non aver corrisposto, entro il 16 marzo 2018, le ritenute Irpef e i contributi
Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori
addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2018, e comunque per non
aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle
ritenute Irpef e dei contributi Inps sopra indicati. In relazione ai poteri e funzioni dello stesso,
risultanti dagli atti acquisiti come trasmessi dalla Lega competente e ai periodi di
svolgimento degli stessi; - Sig. GIANCASPRO COSMO ANTONIO, Presidente del Consiglio di Amministrazione e
legale rappresentante pro-tempore della Società F.C. Bari 1908 S.p.A.; - Sig. PALASCIANO GIOVANNI, Socio partner della Ria Grant Thornton S.p.A. soggetto
responsabile del controllo contabile della Società F.C. Bari 1908 S.p.A.:
per la violazione di cui all’artt. 1 bis, comma 1, del C.G.S. e 8, comma 1, del C.G.S., per aver
violato i doveri di lealtà probità e correttezza, depositando, presso la Co.Vi.So.C., in data
16/03/2018, una dichiarazione non veritiera attestante il pagamento delle ritenute Irpef e
dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e
collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2018; - la Società F.C. BARI 1908 S.p.A.:
per la violazione dell’art. 4, commi 1 e 2 , del C.G.S.:
a titolo di responsabilità diretta e oggettiva, per il comportamento posto in essere dal sig.
Giancaspro Cosmo Antonio, Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale
rappresentante pro-tempore della Società F.C. Bari 1908 S.p.A., e dal sig. Palasciano
Giovanni , socio partner della Ria Grant Thornton S.p.A. soggetto responsabile del controllo
contabile della Società F.C. Bari 1908 S.p.A.;
per la violazione dell’art. 10, comma 3, del C.G.S. in relazione all’art. 85, lettera B), paragrafo
VII) delle N.O.I.F.:
a titolo di responsabilità propria, per non aver corrisposto, entro il 16 marzo 2018, le ritenute
Irpef e i contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori
dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio
2018, e comunque per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento degli emolumenti sopra indicati.
Il pagamento degli emolumenti, secondo il club biancorosso, sono stati pagati con un giorno di ritardo probabilmente dovuti a problemi telematici o di varia natura da parte della banca. Se la banca si ritiene responsabile e si appura la responsabilità di questo ritardo, allora il deferimento nei confronti del Bari e del presidente Giancaspro, sicuramente decade.
C’è, d’altro canto un precedente che può aiutare i galletti: per un caso analogo fu deferito il Latina Calcio ed il suo presidente, ma dopo i controlli del caso si capì il problema di tale ritardo: fu la banca che non mandò in tempo tutta la documentazione necessaria. La Banca si assunse le responsabilità, ovviamente scusandosi con il Latina e la FIGC per il disguido e decaddero le accuse ed i deferimenti.
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