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"Grossa Grisi". Parola di Quelo? No…dell'agenzia mediocre!

Avete mai sentito parlare del SENSALE? Era una figura mitologica, o quasi, ben conosciuta, soprattutto nell’Italia del dopoguerra. Metteva d’accordo dietro – lauto direi – compenso una persona intenzionata a vendere la casa e un’altra che la cercava da comprare. Aveva il guizzo, sapeva qual era il momento giusto per stringere l’affare e faceva in modo che tutto andasse per il verso giusto. Una volta concluso l’affare “riscoteva” quanto di sua spettanza. Un bel guadagno, un po’ di cash puliti ed esentasse con una minima fatica, se non cerebrale.
Qualcuno afferma che tuttora gira per le nostre strade ancora questo strano personaggio, in tanti penseranno “che male c’è?” nessuno se pensiamo all’esentasse di cui sopra. Danneggia chi il mestiere lo fa con dedizione, serietà ma soprattutto nel rispetto della legge. Ma in realtà non è della liceità delle situazioni che voglio disquisire: se ragionassi su ciò che è lecito (ma soprattutto sull’illecito) nel bel Paese, non mi basterebbero venticinque pagine web in fila. E rischierei seriamente di farmi degli ottimi nemici.
Così, cancellando definitivamente il sensale, chiamiamo in causa l’agente immobiliare. “Un ladro, truffatore, venditore di fumo, lavora poco e guadagna tanto…” sai quante belle parole mi sono sentito dire da che ho intrapreso questo mestiere? Insulti, bestemmie (che smadonnatori professionisti sono fiorentini e sestesi…) e qualcuno, disturbato nel bel mezzo del … riposino (chiamiamolo così vai….) mi ha anche innaffiato con un tinozzo di acqua fresca nel bel mezzo di un pomeriggio di metà luglio. Che ci vuoi fare, sono soddisfazioni anche queste!
Affidare una casa a un mangiapane a tradimento … – Dai, basta insulti – ok, ad un mediatore o agente immobiliare – oh finalmente, la ringrazio signor Rossi – di nulla signor agente – dicevo, il ruolo di un agente immobiliare è quello di prendere in custodia un capitale e gestirlo al meglio. Farlo fruttare al massimo. Consigliare al cliente cosa è meglio fare in quel momento, non illuderlo con false promesse. Portargli un risultato funzionale alle sue esigenze. Vederlo contento anche se non era al top delle aspettative. Sapere che gli fa piacere fare il mio nome a una persona in dubbio su come procedere per la vendita…
Ovvio, in tutte le cose c’è il rovescio della medaglia: capita anche l’agente cialtrone, quello che fa il minimo indispensabile, che fa lo splendido gettando fango (sono troppo buono…) sull’operato altrui “le grandi catene immobiliari svendono, è inutile svalutare la casa, questa si vende a tanto di più…” ultime parole famose. Quella casa vien giù ma non si vende. Passati due anni la voglia di spiegazioni si fa sentire “ma il mercato è fermo … Non vende nessuno… C’è una grossa crisi in atto..” ma queste parole le avevo già sentite? CORRADO GUZZANTI… La parola di Quelo. Allora questo pinguino incravattato non mi sta vendendo casa, sta facendo cabaret. Non mi fa ridere ma ora lo faccio piangere io…
E’ evidente come si rischia un flop facendosi abbindolare dalla gente che lavora con i piedi. Il rischio è di prendere botte in faccia niente male. Un consiglio spassionato per il venditore? Chiedete all’agente motivi, certezze e resoconti. Se è serio non si appellerà a battute comiche obsolete. Fanno ridere, ma se viste in replica su Rai premium o Youtube.
Certo che anche questo lavoro prevede una certa formalità. Una risata di tanto in tanto non guasta. Ma ad affare concluso, non in un momento critico… E voi dareste in vendita la casa a un cabarettista scarsino? In bocca al lupo allora…

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