Guardia di Finanza: Sequestrate nel Napoletano 3 fabbriche clandestine dove si producevano sigarette con marchio contraffatto. Arrestati 8 moldavi

Di Michele Toschi

Napoli. Dev’essere senz’altro più remunerativo porre in commercio sigarette contraffatte se le stesse non sono importate bensì prodotte in proprio.

Questo è quel che debbono aver pensato i responsabili di tre opifici clandestini scoperti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli i quali, oltre all’arresto di 8 moldavi, hanno sequestrato 39 macchinari e merce illegale per un valore che si avvicina ai 12 milioni di euro.

I Finanzieri scoprono fabbriche clandestine di sigarette

Alla scoperta di quel che si è poi rivelata essere una produzione in grande stile di “bionde” contraffatte, i militari della GdF partenopea sono arrivati notando una strana operosità all’interno di un capannone sito a Comiziano (Napoli).

Il quale, pur essendo in disuso da molto tempo, era stato però di recente “rivitalizzato” da attività lavorative non molto chiare e che si protraevano nello stabile in questione anche in orario notturno.

La circostanza richiedeva dunque un tempestivo accesso ai fini di polizia economico-finanziaria, che i finanzieri hanno eseguito in maniera fulminea trovandosi di fronte ad un’autentica fabbrica del settore dotata di tutti i macchinari necessari alla lavorazione dei tabacchi, dalla preparazione del tabacco trinciato sino al confezionamento finale dei pacchetti di sigarette (recanti il marchio contraffatto “Yesmoke”) che poi venivano imballate in casse da 50 stecche.

Lo stesso opificio clandestino aveva inoltre stoccate al suo interno oltre 5 tonnellate di “materia prima”, ovvero di tabacco sfuso trinciato ed essiccato, nonché migliaia di etichette, materiale per il confezionamento dei pacchetti, 8 milioni di filtri e cartine, oltre a 4 tonnellate di sigarette già pronte per essere immesse sul mercato, con il contestuale arresto di 8 soggetti di nazionalità moldava sopresi dai militari operanti in piena flagranza di reato.

A questo primo importante risultato, che ha fornito agli investigatori concreti elementi circa l’esistenza di una vera e propria filiera di produzione, è così seguita l’individuazione di altre due “fabbriche” dedite alla medesima attività, la prima sita a Somma Vesuviana (Napoli) mentre la seconda era stata impiantata a Saviano (Napoli).

Nel primo opificio in questione – a conferma del notevole business che era stato realizzato – i Finanzieri hanno rinvenuto altri macchinari nonché ulteriori 7 tonnellate di tabacco trinciato, mentre all’interno del secondo sito occulto erano presenti notevoli quantità di materiali utilizzati per il confezionamento delle sigarette.

Secondo gli inquirenti, è stimabile in almeno 3,5 tonnellate di sigarette al giorno la capacità produttiva dell’organizzazione di contraffattori sgominata da questa operazione.

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