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Guardia di Finanza, smantellata rete criminale campana ed albanese dedita a numerosi reati

Bergamo. Sette misure di custodia cautelare in carcere sono state eseguite, oggi, dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo a carico di principali esponenti di un’associazione per delinquere campana ed albanese, dedita ad attività estorsive, rapina, lesioni, spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, minacce e detenzione illegale di armi clandestine.

Operazione della Guardia di Finanza a Bergamo

L’operazione ha assicurato alla giustizia elementi di spicco della criminalità bergamasca e s’inquadra nell’ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto dalla Guardia di Finanza a contrasto dei più gravi illeciti e delle infiltrazioni nel tessuto economico, a tutela della collettività.

Il provvedimento, firmato dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Bergamo, Massimiliano Magliacani, su richiesta del Sostituto Procuratore della locale Procura della Repubblica, Fabio Pelosi, rappresenta l’epilogo di una delicata indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo nell’ambito della quale, in diversi interventi, sono già stati tratti in arresto altri 6 componenti del sodalizio criminale.

I destinatari del provvedimento, tutti pluripregiudicati, alcuni dei quali per associazione per delinquere di stampo mafioso ed omicidio, operavano in territorio orobico in danno di imprenditori ai quali, con l’uso della violenza, imponevano il pagamento di ingenti somme di denaro a titolo di “protezione” della loro attività.

Le indagini si sono rivelate lunghe e laboriose, contornate da momenti di altissimo rischio, come nella circostanza in cui i Finanzieri si sono imbattuti “in diretta” in un tentato omicidio, non andato a buon fine solo per l’inceppamento dell’arma da parte del suo autore, in seguito individuato ed arrestato.

Numerosi gli episodi di estorsione e di violenze fisiche accertati in danno di imprenditori locali, costretti a corrispondere somme di denaro, ovvero loro disponibilità patrimoniali, anche arrivando a cedere le loro attività ai membri del sodalizio.

In una di queste occasioni, i militari della GdF sono intervenuti ed hanno arrestato due appartenenti all’associazione per delinquere, mentre incassavano da un imprenditore all’interno di un bar 5 mila euro come estorsione.

Tre albanesi sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti, insieme ad un quarto soggetto per reati inerenti la legge sull’immigrazione.

La violenza ed i modi cruenti utilizzati dal gruppo criminale per convincere le vittime a sottostare alle pressanti richieste, sono stati documentati dai filmati ripresi durante le indagini che testimoniano i pestaggi cui venivano sottoposti gli imprenditori.

Durante le indagini sono state anche sequestrate 4 armi detenute clandestinamente con matricola abrasa, 2 delle quali occultate all’interno di una poltrona di un ufficio, oltre a numerosi proiettili, un silenziatore e denaro contante.

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