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Il Giorno Sbagliato, dal 24 settembre al cinema il thriller psicologico con un inedito Russell Crowe

“Potrebbe capitare anche a te”

Il vincitore del premio Oscar®, Russell Crowe, è il protagonista de Il Giorno Sbagliato, un thriller psicologico molto serrato, che esplora il fragile equilibrio di una società sempre al limite, mostrandoci qualcosa che tutti noi conosciamo bene , la rabbia al volante in mezzo al traffico e del conseguente sfogo con esiti imprevedibili e terrificanti.

Un Crowe mai visto così prima porta sul grande schermo un uomo brutale, senza scrupoli, convinto di agire a livello etico contro una società sbagliata che gli ha tolto tutto. Mastodontico e carico d’odio troverà il modo per sfogarsi partendo dalla più banale delle occasioni: un litigio avvenuto in macchina.

Il Giorno Sbagliato è un crescendo di emozioni viscerali, un concentrato di sensazioni come angoscia, rabbia, paura e impotenza. A rendere il film ancor più disturbante è il concetto alla base: “Potrebbe capitare anche a te”. I casi di violenza stradale sono aumentati del 500% in appena un ventennio, come sottolineato dalle immagini e i video iniziali del film, di incidenti reali, provocati proprio a causa delle liti tra automobilisti.

I tempi odierni stressanti a caratterizzati da ritmi serrati e dalla frenesia portano al collasso mentale sempre più persone che si trovano a fare i conti anche con i problemi personali, amplificati. Il personaggio interpretato da Crowe rappresenta proprio questo: il limite raggiunto ed oltrepassato, l’esasperazione, la violenza come mezzo per infliggere dolore gratuitamente e forsennatamente.

Il Giorno Sbagliato

Rachel (Caren Pistorius) è in ritardo al lavoro quando si trova a discutere al semaforo con uno sconosciuto (Crowe) che si trova in una delicata fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile. Così Rachel diventerà, insieme a tutti quelli che ama, il bersaglio di un uomo che decide di lasciare un ultimo segno nel mondo impartendole una serie di lezioni… mortali. Ne scaturirà un pericoloso gioco al gatto e al topo che dimostrerà che non si può mai sapere quanto si è vicini a qualcuno che sta sul punto di esplodere.

Il Giorno Sbagliato è un racconto ammonitore in cui un incontro con uno sconosciuto innesca una catena di eventi dalle conseguenze mortali. Il film si concentra su un’esperienza fin troppo banale, l’ira causata dal traffico, e la porta all’estremo, mostrando il punto di rottura di un uomo e mettendoci alla prova in modi che non avremmo mai immaginato.

Lo sceneggiatore Carl Ellsworth è un grande fan di quei thriller psicologici asciutti, guidati da una “situazione” comprensibile a tutti, ma terrificante, che ognuno di noi un giorno potrebbe dover affrontare. Avendo osservato l’escalation della rabbia nel traffico, a livello mondiale, si è chiesto perché così tante persone covino tanta rabbia repressa.

Con Il Giorno Sbagliato ho provato a scrivere la cosa più intensa che avessi mai scritto, con un ritmo e un’urgenza incalzanti, che si svolgesse in tempo reale, senza mai rallentare fino alla fine.

Carl Ellsworth


Quando Russell Crowe ha letto per la prima volta la sceneggiatura di Il Giorno Sbagliato, la sua risposta istintiva è stata: “Assolutamente no. Non faccio questo film, mi spaventa a morte, questo personaggio è troppo oscuro…Ma appena mi è uscito di bocca, mi sono immediatamente detto, da quando ho smesso di farlo? Perché questo invece è quello che cerco…Le sfide”.

Per il regista Derrick Borte, la premessa di Il Giorno Sbagliato era facilmente comprensibile a livello personale: “Era una di quelle sceneggiature che non puoi smettere di leggere fino a quando non arrivi alla fine. Per quanto la trama si concentri sull’aspetto della rabbia scatenata dal traffico, la storia è un’esplorazione, facilmente riconoscibile, dei meccanismi che regolano la nostra società e delle tendenze più oscure che si nascondono sotto la superficie degli esseri umani. Abbiamo tutti avuto quelli che potremmo definire dei “brutti giorni”, e questa storia porta questi impulsi allo scoperto, estremizzandoli”.

Ho iniziato a vedere come questo film sia attuale rispetto all’apparente incapacità delle persone di avere una conversazione civile partendo da diversi punti vista.

Russell Crowe

Quando incontriamo “l’Uomo”, ha già toccato il fondo. Ha perso il lavoro, la moglie, e sta per perdere anche la casa; per questo non è più in grado di provare alcuna compassione per gli altri. Ha perso la fiducia in tutto ciò in cui abbia mai creduto e si sente come se tutti lo avessero abbandonato. Dal suo punto di vista, non ha nulla da perdere.

Nel frattempo, Rachel (Caren Pistorious) sta vivendo a sua volta un momento difficile. Madre single con un divorzio alle spalle, che però continua a influenzarla emotivamente e finanziariamente, ha dovuto anche iniziare a prendersi cura dell’anziana madre, del fratello minore e della sua ragazza.

Abbiamo visto Russell vestire panni così eterogenei, ma quelli di un maniaco omicida ci mostrano davvero la sua ecletticità. È così brutale, ma allo stesso tempo, è riuscito ha creare questo personaggio incredibilmente dettagliato e profondo.

Lisa Ellzey, produttrice

Per questo Pistorious crede che i personaggi di questa storia siano qualcosa di più profondo del semplice ‘cattivo ragazzo’ e ‘bravo ragazzo’: “Non si ha mai idea di cosa stia passando qualcun altro. Sarebbe molto facile giudicare “l’Uomo” e Rachel, ma entrambi, ognuno a modo suo, si trovano con il loro mondo che sta crollando”.

Regia di Derrick Borte
Con Russell Crowe, Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson e Austin P. McKenzie

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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