La vita frenetica di oggi ci rende fragili e pieni di insicurezze, per questo abbiamo bisogno di fermarci ogni tanto e riprendere contatto con noi stessi. I mandala, nulla di nuovo che ci propone la psicologia moderna ma qualcosa che ha radici più antiche e profonde, possono aiutarci a rimettere in ordine le nostre idee.
Letteralmente mandala tradotto dal Sanscrito significa cerchio- circonferenza o ciclo. I mandala hanno una tradizione molto antica, si possono ritrovare in diverse culture in modo particolare quella Buddhista.
I Buddhisti durante alcuni riti religiosi disegnano con piccolissimi granelli di sabbia colorata delle figure geometriche che hanno dei significati ben precisi. I disegni una volta ultimati vengono spazzolati via, questo gesto vuole ricordare la fragilità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice, anche una forza che dà la vita.
Secondo i Buddhisti, infatti, colorare un mandala rappresenterebbe un processo mediante il quale, attraverso le forme geometriche ed i simboli rappresentati nel disegno, ci permetterebbero di crescere interiormente.
Questa tecnica di rilassamento viene utilizzata nella psicologia moderna ormai già da qualche tempo, infatti colorando si da sfogo ai pensieri e alle emozioni più profonde.
Il mandala è comunque un processo visivo e cromatico, ogni colore ha un suo significato, ecco i sei colori primari complementari dello spettro: viola-giallo, rosso-verde, arancione-blu, i quali vengono percepiti in modo soggettivo da ciascun individuo e rappresentano un fenomeno sia interiore che esteriore.
Se volete cominciare anche voi a colorare potete acquistarli in qualsiasi libreria o scaricare i disegni su internet.
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