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18 Aprile 1506: iniziano i lavori di edificazione della Basilica di San Pietro

La Basilica di San Pietro è dedicata all’apostolo Pietro morto da martire sul colle Vaticano ai tempi della persecuzione dei cristiani di Nerone.
La Basilica originaria dedicata a Pietro fu eretta durante l’impero di Costantino tra il 310 e il 322.
Nel 349 l’edificio era a cinque navate, precedute da un quadriportico, e terminante con un transetto a T, che per secoli costituì il modello di tante chiese a croce latina.
Da almeno duecento anni la chiesa era pericolante, quando nel XVI secolo essa fu abbattuta per essere ricostruita in forme monumentali.
Il 18 aprile del 1506 papa Giulio II della Rovere pose ufficialmente la prima pietra della nuova Basilica di San Pietro. Nelle intenzioni del papa la nuova Basilica di San Pietro doveva accogliere al centro la propria tomba, secondo un’eccezionale progetto che fu chiesto a Michelangelo Buonarroti (la grandiosa sepoltura rimase non finita e dopo la morte del papa fu spostata nella Chiesa di San Pietro in Vincoli). Il primo disegno della Basilica di San Pietro fu invece affidato a Donato Bramante (1444-1514). Questi aveva previsto un edificio con pianta a croce greca, con quattro cappelle a ogni braccio, sormontato da un’enorme cupola.
Alla morte di Bramante proseguirono i lavori Raffaello Sanzio e Giuliano da Sangallo, che proposero di tornare a una pianta a croce latina preceduta da un pronao con colonne.

Morto Raffaello Sanzio nel 1520, assunsero l’incarico Antonio da Sangallo il Giovane (nipote di Giuliano da Sangallo) e Baldassarre Peruzzi, che ripristinarono l’idea della croce greca, da prolungarsi però con una cappella nel braccio occidentale.
Sangallo ne preparò un grandioso modello ligneo richiestogli da papa Paolo III nel 1538 e tuttora esistente, nel quale si può perfino entrare.
Quando nel 1546 subentrò Michelangelo, il progetto tornò almeno in parte all’idea di Bramante di una pianta centrale, sovrastata però da una grandiosa cupola (realizzata in gran parte da Michelangelo).
Alla morte di Michelangelo, nel 1564, si succedettero nell’ordine come capo cantiere Jacopo Vignola, Giacomo della Porta, Domenico Fontana e per ultimo Carlo Maderno, che al corpo di fabbrica centrale previsto prima da Bramante e poi da Michelangelo aggiunse una specie di innesto longitudinale che ne avrebbe definitivamente mutato l’aspetto a favore della croce latina.

Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), nel corso della sua lunga vita, intervenne nella realizzazione degli apparati interni, dai rivestimenti marmorei alle statue, ai monumenti funebri, agli altari; l’opera più importante fu il celebre Baldacchino.
Tra il 1660 e il 1667 Bernini completò il complesso realizzando la piazza antistante la Basilica di San Pietro, Piazza San Pietro.

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Written by Vincenzo Priolo

Vincenzo Priolo è nato ad Agrigento il 5 dicembre del 1981. È laureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali e ha frequentato nella sua carriera svariati corsi di specializzazione in materia di Sicurezza e Difesa. Ha maturato esperienze notevoli e di responsabilità in settori pubblici e di rappresentanza. Coordina il magazine Yepper fondato sulla base del giornalismo partecipativo. Ama viaggiare, cucinare ed intrecciare nuovi rapporti di collaborazione e amicizia con persone di altre culture e religioni.

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