Il 23 Aprile si ricorda San Giorgio, martire del III o IV secolo. Originario della Cappadocia, diventa un ufficiale dell’esercito romano. Convertito dalla madre al cristianesimo, rinuncia al suo rango e, imprigionato a causa della fede, affronta con fermezza il martirio. Il culto è attestato da un’antichissima chiesa eretta in suo onore a Lidda-Diospolis in Palestina. Alla sua figura è legata la famosa leggenda del drago, che nell’immaginario popolare voleva significare il trionfo del cristianesimo sulla violenza disumana del male. Nel Medioevo san Giorgio diviene il protettore dei cavalieri e i re d’Inghilterra, a cominciare da Riccardo Cuor di Leone, lo eleggono a patrono della casa reale e della loro terra.
Papa Pio XII con bolla papale del 1937 elesse San Giorgio martire come protettore della Cavalleria Militare e Civile dello Stato Italiano (Sanctus Georgius Equitum Patronus) quale riferimento e fonte d’ispirazione agli ideali dell’altruismo e della solidarietà.
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