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Carabinieri: operazione congiunta ROS e INTERPOL. Arrestato presunto terrorista albanese

Roma. Nella giornata di oggi, alle ore 13.00 presso l’aeroporto di Ciampino, scortato da personale dell’INTERPOL, è giunto IBRAHIMI Bledar, 28enne albanese residente a Elbasan.

Carabinieri ROS

Al giovane è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano e accordata dal Giudice del Riesame della sezione penale XII.

Il 15.04.2019 l’Autorità Giudiziaria, supportata dall’INTERPOL di Roma, a seguito del mancato rintracciamento del soggetto nel territorio nazionale, aveva spiccato un mandato di arresto internazionale nei confronti del giovane aspirante jihadista.  Il 23 aprile scorso grazie al lavoro congiunto tra il Servizio Centrale Antiterrorismo della Polizia Albanese, l’INTERPOL di Tirana e grazie alla stretta collaborazione con il personale del ROS dell’Arma dei Carabinieri, è stato possibile eseguire il fermo della presunta cellula in territorio albanese ed esattamente nella città di Elbasan.

L’arresto avvenuto in Albania il 23 aprile 2019

IBRAHIMI, cittadino albanese, è stato tratto in arresto poiché le indagini hanno portato a comprendere che l’elemento era un frequentatore assiduo di ambienti vicini al radicalismo islamico.

Definito persona pericolosa per la sicurezza del nostro Stato, il radicalizzato avrebbe legato con membri di organizzazioni terroristiche durante la sua permanenza di studi in Egitto.

In un recente passato, era stato espulso dal territorio nazionale, ed esattamente il 4 marzo 2016, in ottemperanza del relativo decreto emesso dal Ministro dell’Interno il 3 febbraio 2015 ai sensi dell’art. 13, co.1 d.lgs. 286/98. L’art. 13 cita: “Per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato, il Ministro dell’interno può disporre l’espulsione dello straniero anche non residente nel territorio dello Stato, dandone preventiva notizia al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri”.

Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati dispositivi informatici e supporti digitali attraverso i quali è stato possibile reperire un numero maggiore di informazioni e che hanno messo in evidenza, che IBRAHIM Bledar aveva abbracciato l’ideologia jihadista, intessendo rapporti relazionali con persone attestate su posizioni radicali a favore del jihad.

INTERPOL Roma

Hanno altresì dimostrato che era un assiduo frequentatore di social network, nell’ambito di gruppi a spiccata connotazione anti-occidentale. All’interno degli stessi, pubblicava e condivideva commenti e scritti incitanti al jihad.

Ma le indagini hanno fatto emergere un fatto ancora più grave e che confermerebbe, che l’aspirante jihadista aveva aderito allo Stato Islamico approvandone le efferate azioni. Azioni all’interno delle quali era compreso il martirio e per il quale si era messo a disposizione dell’organizzazione terroristica.

Bledar-Ibrahimi arresto in albania

Di conseguenza, sulla base delle scoperte fatte e sull’urgenza e la gravità delle rivelazioni investigative, la Sezione Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Milano, in particolare il Coordinatore Dott. Alberto NOBILI e la Dott.ssa Paola PIROTTA, hanno inoltrato richiesta di misura cautelare nei confronti del cittadino albanese.

La richiesta, inizialmente rigettata dal G.I.P., ha trovato successivamente accoglimento nel ricorso al Tribunale in funzione di Giudice del Riesame di Milano, determinando l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

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