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Con lo smartphone a letto

1.102 utenti di smartphone coinvolti nello studio condotto da una società specializzata in pagamenti, transazioni mobili e sistemi di identificazione.

Lo studio incentrato sulle abitudini degli americani che utilizzano lo smartphone, ha monitorato le abitudini e le ansie in relazione al telefonino. I dati parlano chiaro: “i device sono percepiti sempre più spesso dalla gente come una vera e propria estensione di se stessi”.

Emerge, ad esempio, che il telefonino è utilizzato anche tra le lenzuola. Un americano su dieci sostiene di usarlo a letto mentre si intrattiene con il partner. Per la fascia d’età compresa tra i 18 e i 35 anni la percentuale degli amanti, utilizzatori di telefonino a letto e nella sfera sentimentale privata, sale a uno su cinque.

Tuttavia ogni luogo è lecito per digitare sulla tastiera. Il 55% degli intervistati non riesce a separarsene mentre guida, il 19% quando è in chiesa, il 33% a durante la cena, il 35% a teatro o al cinema durante la visione di un film. C’è finanche un 12% che usa il cellulare sotto la doccia, sì proprio sotto la doccia!

Nascono così molte ossessioni legate all’oggetto che ci consente di restare sempre connessi con il mondo. La preoccupazione maggiore riguarda soprattutto la privacy, sappiamo quanto dati personali contengano i telefonini. Il 59% degli utenti, coinvolti nello studio, protegge l’accesso al device con una password, un 65% si preoccupa per il furto di informazioni e un 39% preferisce tutelare con un codice il credito della propria sim. Sono i single e i più giovani, abituati a sbirciare, a proteggere maggiormente la privacy.

Indubbio la capacità degli smartphone di semplificarci la vita. Strano, però, che non ci siano più momenti e luoghi in cui non possiamo farne a meno.

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