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Di Francesco: “Quella contro il Chievo è una gara fondamentale. Chi non crede nella rimonta col Liverpool resti a casa”

Le parole del tecnico della Roma alla vigilia del match contro il Chievo

Di Francesco

Eusebio Di Francesco, alla vigilia della gara contro il Chievo Verona, che andrà in scena domani alle 18:00 all’Olimpico per il 35°turno della Serie A, ha parlato in conferenza stampa esordendo così: “Siamo molti vicini a Cox e alla sua famiglia. La gara di ritorno deve essere una festa di gioia e di sport, è un appello che faccio”.

Come sta la squadra? Ci aspettavamo un risultato differente, rimanere in partita e perdendo meno duelli. La gara col Chievo è molto importante, i ragazzi devono avere la volontà di volersi rifare della partita persa. Quella coi gialloblù è una gara determinante. Che avversario è il Chievo? Abituato a lottare per salvarsi. Squadra esperta. Noi dobbiamo vincere, sappiamo di aver sofferto in passato con squadre che si sono chiuse. Dobbiamo essere più incisivi sotto porta”.

Che valutazione ho fatto in merito alla gara con il Liverpool? Abbiamo fatto bene per i primi 25 minuti. Al primo contropiede, dopo l’occasione di Manè siamo andati in difficoltà, abbassandoci un pochino e poco determinati nei duelli. Il Liverpool fisicamente ci è stato superiore. Dobbiamo riportare i nostri livelli di corsa e di cattiveria agonistica alla gara con il Barcellona. Siamo un po’ smarriti, impauriti”.

Se farò turnover contro il Chievo? Perotti e Strootman, Diego forse sarà fuori un paio di settimane. Kevin non si allena con la squadra, spero di averlo a disposizione in Champions. Per il turnover vedrò anche oggi cosa variare, dei cambi ci saranno. Se Schick è pronto a giocare con Dzeko nel 4-3-3? Sì, ritengo che lui sia differente dalla classica ala. Da parte sua ci vuole maggiore sacrificio per la fase difensiva ma ha una condizione fisica e mentale ottimale. Potrebbe essere della partita”.

Quando siamo tornati alla difesa a 4, ho chiesto di giocare 4-3-3 mentre la squadra tendeva più al 4-2-3-1, come mai? C’è stata una comunicazione errata all’inizio. Gonalons aveva capito una cosa diversa ma avevo chiesto di fare il 4-3-3. Abbiamo fatto delle scelte, la responsabilità è mia nel bene e nel male. La differenza la fanno non i numeri ma l’atteggiamento, la determinazione e la cattiveria agonistica. Bisogna metterci qualcosa in più. Ci siamo sciolti e impauriti nella parte centrale della gara”.

Se rifarei le scelte che ho fatto preparando la partita e se alla luce del risultato dell’andata, la partita principale è quella di domani o credo nella rimonta? Stessa domanda di Barcellona. Chi non ci crede rimane a casa. C’è una partita di ritorno con 70 mila persone allo stadio e noi non dovremmo giocarcela? Non so se ho fatto delle scelte giuste. Io ci credo, ho il desiderio che sia accompagnata dalla forza di tutto l’ambiente. Prima c’è il Chievo, poi il Liverpool. Ma qualsiasi cosa prendetevela con me ma lasciamo lavorare la squadra”.

Se da giocatore penserei che la partita con il Chievo sia quella più importante? La crescita dell’ambiente e della squadra passa nel considerare tutte le gare allo stesso modo. Quella col Chievo è una gara che non possiamo proprio sbagliare. Come si fa a motivare la squadra per provare a rimontare per una seconda volta? Stiamo parlando tanto del Liverpool ma poco del Chievo. Il Liverpool è stato più bravo di noi e deve scattare un aspetto mentale che abbiamo dimostrato di avere. Siamo mancati nella continuità quest’anno. Ora pensiamo a vincere la partita e poi penseremo a Liverpool, preparandola con cattiveria agonistica e pensando al pubblico che ci aiuterà”.

Silva e Peres si sono mossi bene sugli esterni. Se hanno possibilità di tornare domani in campo? Sì, potrebbero giocare tutti e due o uno dei due ma hanno dimostrato di essere pronti. Silva ha fatto una gara di intelligenza, ha fatto il suo senza strafare, considerando che era alla prima gara dopo tanto tempo. Roy Keane ha detto che se fosse nei panni della Roma si ritirerebbe. Se questo potrebbe essere uno stimolo per i giocatori? Non so che lavoro faccia, non mi interessa e non gli devo alcuna risposta. Sono cose dette anche prima della gara col Barcellona. Le risposte è giusto darle in campo. Ricordiamoci sempre dove siamo arrivati. Salah ha fatto la differenza all’andata, speriamo al ritorno sia uno dei miei a fare la differenza”.

Come mai la Roma ha fatto meglio in Europa che in campionato? Non è un paradosso. Se in una competizione vai fino in fondo, nell’altra magari fai fatica. Il Napoli bene in campionato ma ha faticato in Europa. La Juve è quella più abituata a giocare più competizioni. Noi qualcosa di straordinario in Champions e non è finita, magari c’è qualcosa di importante ancora da scrivere”.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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