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Di Francesco: “Affronteremo il Liverpool davanti a 70mila persone e saremo combattivi. Vorrei rivedere la prestazione fatta contro il Barcellona”

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia del match contro il Liverpool

Di Francesco conferenza pre Liverpool YP

Eusebio Di Francesco, insieme a Radja Nainggolan, ha preso parte alla consueta conferenza stampa pre-gara alla vigilia di Roma-Liverpool, ritorno della semifinale di Champions League. Queste le sue parole: “Quali sono le differenze tra la partita di domani e la gara con il Barcellona? C’è da dire che affrontiamo una squadra totalmente diversa tatticamente, anche a livello di mentalità e poi è meno portata al palleggio e grande abilità ad andare in verticale. Noi abbiamo il desiderio di fare questa rimonta e fare qualcosa di importante”.

Se la forza di questa squadra è stata la difesa in Champions e le formazione è scontata? Per me non è nulla scontato, mancheranno dei giocatori però sarà una partita importante da approcciare sia in fase difensiva che offensiva. Bisogna fare 3 gol, partiamo da una grande attenzione difensiva, dalla capacità di dare meno profondità agli avversari. Però è un discorso che ha poco senso perché se vuoi fare 3 gol non puoi stare sotto la tua traversa. Strootman? Difficilmente sarà della partita”.

Se abbiamo studiato le gare contro il Manchester City? Sì, ovviamente sì. Devo dire che il City aveva fatto benissimo all’inizio, partendo bene, però il Liverpool è una squadra pericolosissima, appena concedi loro qualcosa ti fanno male. Dobbiamo essere bravi a concedere il meno possibile se vogliamo credere in questa rimonta. Voglio chiarire una cosa, noi veniamo a giocare una semifinale davanti a 70mila persone e vi aspettate una squadra arrendevole? No, sarà una squadra combattiva, voglio vedere l’entusiasmo e la capacità di andare contro l’ostacolo”.

Di Francesco conferenza pre Liverpool YP

L’allontanamento del vice di Klopp? Per pareggiarla ho cacciato anche il mio…Scherzo! (ride, ndr). Non posso preparare una partita pensando a questo. Al di là della battuta sono cose interne che non mi riguardano, ci sarà una squadra forte e determinata, una società che ha investito molto e ha una storia in Europa. Quelle sono problematiche interne non nostre. Se credo nel miracolo ripetuto e cosa sogno dall’inizio della sfida? Io farei copia e incolla di quella che è stata la prestazione, non solo a livello tattico ma anche mentale, vista contro il Barcellona. Per competere contro il Liverpool bisogna alzare la prestazione atletica della squadra e poi bisogna fare gol prima possibile per entusiasmare ancora di più il nostro pubblico”.

Come mai i tifosi della Roma sono fantastici ma spesso ci sono problemi? La storia passata ci insegna ci sono i cattivi ovunque, ogni tifoseria ha qualcuno che fa cose che non dovrebbe fare, sono vicino alla famiglia di Sean Cox e sono contro la violenza in ogni sua forma. Vi assicuro che a Roma ci sono tifosi che sono brave persone e sono appassionate, anche voi avete una minima parte di tifosi che si macchia di simili episodi, però non si può rovinare uno sport così bello. Mi auguro che domani sia una gioia e un divertimento venire allo stadio, al di là del risultato”.

Come sto vivendo dal punto di vista emotivo questa prima semifinale? Mi fa piacere che ci si renda conto che abbiamo fatto qualcosa di straordinario ma sono uno che non si accontenta mai. Dobbiamo ambire a Kiev e a fare del nostro meglio, la nostra forza deve essere quella di crederci fino in fondo, la sto vivendo preparandola come le altre. Per tante cose sono riuscito a trasmettere la mentalità che voglio ai miei giocatori, manca ancora qualcosina e li caricherò ancora di più per domani”.

Sorprese a livello di modulo magari relative a Salah? Io credo che non possiamo spostare le cose per un singolo giocatore, non orienteremo la squadra verso Salah. Io dico solo che una qualità impressionante ad andare in verticale ma non possiamo mettere tre giocatori su di lui, Dobbiamo pensare a fare qualcosa di grande recuperando tre gol. Se ci possono stare queste partite per non snaturarsi? Forse ci devono stare e fanno parte di un percorso. Per uno che è la prima volta che fa la Champions è un bel traguardo quel che ci è mancato è l’attenzione costante durante la gara. I ragazzi l’hanno preparata bene ma può succedere di andare nel pallone. Dopo i primi 25 minuti noi siamo stati veramente in balia del Liverpool e questo deve essere il monito per la gara di ritorno”.

Il pressing di Klopp ci ha messo in difficoltà, come possiamo evitare questo problema? È inevitabile che se vuoi giocare per fare gol la capacità è quella di essere migliori in preventiva. Dobbiamo sbagliare il meno possibile, sfruttando al meglio i loro errori e mantenendo la nostra filosofia di gioco, sbagliando molto meno di quello che abbiamo sbagliato a Liverpool. Se il fattore Olimpico è decisivo in Champions? Il fatto di aver concesso poco agli avversari all’Olimpico è importante. Abbiamo sofferto la prima con l’Atletico, poi le altre no, mi auguro che questo sia il proseguo, dobbiamo crederci anche se ripetersi non è facile. La voglia di fare un altro miracolo ci deve spingere a fare diversamente rispetto all’andata”.

Se la finale del 1984 può caricare la squadra per la voglia di rivalsa? È passato troppo tempo da quella finale per questi ragazzi, è più nel cuore di tanti tifosi, io posso capirlo meglio ma parliamo di un altro calcio e un’altra epoca. I ragazzi non si possono legare al 1984 per preparare questa gara, devono pensare alle motivazioni intrinseche. Dobbiamo far crescere il senso di appartenenza e la motivazione per domani esula dalla partita dell’84. Se Dzeko sente la responsabilità di questa partita e come ci arriva? I giocatori devono sentirsi responsabili. Io sono gratificato di essere venuto ad allenare la Roma e sento la responsabilità di questo ruolo. Lui è uno dei calciatori più rappresentativi di questa squadra. Io mi auguro che possa essere il giocatore che come Salah all’andata ha fatto la differenza, con le sue qualità ha le capacità per farlo, lo responsabilizzo io! Così come responsabilizzo Radja che ha detto che domani farà gol (ride, ndr)“.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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