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Quanti cambiamenti per Nainggolan: dal Belgio alla Roma fino al rapporto con la moglie Claudia

Un periodo complicato per il centrocampista belga, per diverse ragioni

Nainggolan, Roma, Belgio e moglie

Cosa è successo, Ninja?

Questa è la domanda che molti tifosi della Roma vorrebbero (e dovrebbero) porre a Radja Nainggolan. La sua cessione all’Inter ha creato notevole malcontento proprio tra i sostenitori del club capitolino per i quali, da quasi 5 anni, il centrocampista belga era un vero e proprio beniamino.

Molti supporters giallorossi hanno definito sui social la partenza di Nainggolan come il colpo più duro dall’addio al calcio giocato di Francesco Totti, risalente al 28 maggio 2017. A bordo campo, insieme agli altri compagni di squadra, c’era anche il Ninja con gli occhi pieni di lacrime. Con lo storico ex Capitano della Roma ha difatti stretto un bel rapporto d’amicizia, caratterizzato anche dai viaggi fatti con le rispettive famiglie, come quello a Mykonos.

Nainggolan e Totti

A far tanto discutere è stata ed è ancora la presenza di Nainggolan, da protagonista insieme a Francesco TottiDaniele De Rossi e il tecnico Eusebio Di Francesco (oltre ad alcuni tifosi), nel video della campagna abbonamenti lanciata a inizio giugno dal club giallorosso in vista della stagione 2018/2019, considerata praticamente una garanzia della permanenza del belga nella Capitale. Eppure le voci hanno iniziato a circolare sempre più insistentemente e tra una dichiarazione (estrapolata) di Pallotta e un commento su Instragram del diretto interessato, la cessione si è concretizzata.

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Pubblicato da AS Roma su Mercoledì 6 giugno 2018

Ieri l’ex Cagliari ed ex Roma è giunto a Milano dove è stato accolto da una folla entusiasta di tifosi nerazzurri. Tra un coro e l’altro Nainggolan ha ricevuto due sciarpe dell’Inter: la prima, consegnata direttamente a lui, è stata “intercettata” da un membro dello staff del club milanese mentre la seconda, lanciata ai piedi del centrocampista, è stata prima osservata dal Ninja e poi lasciata lì a giacere sul pavimento (come si vede in questo video condiviso da calciomercato.it).

Nainggolan Instagram risposta

Il passaggio all’Inter

La maggior parte dei tifosi giallorossi ha interpretato tale gesto, abbinato all’atteggiamento impacciato e leggermente imbarazzato del calciatore, come una conferma della sua voglia di essere altrove. O comunque di non essere lì in procinto di iniziare una nuova avventura lontano dalla Roma. Altri sostenitori del club capitolino hanno tuttavia osservato la vicenda sottolineando il fatto che, in entrambi i casi, Nainggolan ha ricevuto il supporto della donna alle sue spalle, la quale prima ha preso in consegna (al suo posto) la sciarpa e, in seguito al lancio della seconda, ha “rassicurato” il belga. Quasi a riprova del fatto che non dovesse sentirsi obbligato a raccoglierla.

Le immagine condivise su Instagram da Radja e Claudia Nainggolan e quelle pubblicate dal settimanale Chi

Qualcuno ha ipotizzato che il centrocampista classe ’88, non essendo ancora stato ufficializzato e in attesa delle visite mediche, non fosse autorizzato a farsi immortalare con la sciarpa nerazzurra. Forse bisogna davvero aspettare l’ok, da chi di dovere, per le foto ufficiali, forse no. Forse Nainggolan aveva chiesto preventivamente di essere “esonerato” dal posare con una sciarpa (o una maglia) dell‘Inter alla sua prima apparizione pubblica a Milano. Non ci è dato saperlo. E non è il fulcro della questione.

Sicuramente il calciatore è ancora molto legato alla Roma, ai suoi ex compagni di squadra e alla tifoseria ma tutto, come banalmente si suol dire, avviene per una ragione. Anche le cessioni. A volte riguardano il bilancio, altre volte fattori di diversa natura. Facendo un resoconto di questi 4 anni e mezzo di Nainggolan in giallorosso non ci si può certo lamentare del suo rendimento in campo. Fin dal suo trasferimento da Cagliari nella Capitale si è invero sempre dimostrato un elemento fondamentale, sia per doti tecniche che per carisma. Non c’è dunque da stupirsi se in poco tempo è divenuto un punto fermo della Roma nonché uno dei giocatori più amati e sostenuti dai tifosi romanisti.

La questione Martinez e la mancata convocazione per il Mondiale 2018

Senza peli sulla lingua (noti i suoi battibecchi social con i tifosi juventini) Nainggolan è incappato in una sorta di lunga faida con il CT del Belgio Roberto Martinez, culminata con la recente esclusione del centrocampista tra i convocati per il Mondiale Russia 2018. Scelta che il tecnico spagnolo non rimpiange nonostante le polemiche dei tifosi dei Diavoli Rossi: nel giro di qualche ora, la sua decisione ha infiammato l’opinione pubblica che si è espressa con più di 5mila tweet. La stragrande maggioranza contro di lui e a sostegno del calciatore. La decisione è anche arrivata “a sorpresa” visto che la stessa federazione, il sabato precedente alla pubblicazione della lista ufficiale, aveva annunciato le pre-convocazioni, con un Tweet, scegliendo come protagonista nientemeno che Nainggolan.

Intervenuto in conferenza stampa prima della seconda gara del Belgio, disputata e vinta contro la Tunisia ottenendo così due successi in due match (dopo quello contro il Panama), Martinez, punzecchiato ancora per l’assenza di Nainggolan ha replicato deciso: Da quando non c’è Radja è tutto molto noioso? Siamo felici di essere diventati noiosi, noi siamo una squadra di calcio e dobbiamo pensare soltanto al campo. Non siamo qui per farvi raccontare storie o per riempire le pagine dei giornali. Siamo qui per disputare una Coppa del Mondo, il che è un’occasione unica per una Nazionale. Queste le parole del CT riportate da SkySport.

Botta e risposta

La chiosa dell’allenatore è la più emblematica: “E dico che essendo noiosi si vince”. La guida dei Belgian Red Devils non ha notoriamente mai apprezzato lo stile di vita di Nainggolan e non hai mai fatto nulla per nasconderlo. Altrettanto celebre è difatti la mancata convocazione del centrocampista ad agosto 2017 in vista due amichevoli, a causa di un ritardo di qualche minuto a una delle riunioni effettuate dalla squadra nel corso del ritiro di giugno. Prima di sfidare l’Estonia. A riprova della presa di posizione di Martinez contro determinati comportamenti, da lui non ritenuti tollerabili.

Anche allora la replica altrettanto determinata del calciatore di Anversa, ai microfoni di Vtm, non tardò ad arrivare: “Martinez non mi parla quando sono lì con la Nazionale, lo fa solo quando sono in Italia. Mi ha chiamato per spiegarmi la non convocazione, e mi ha detto che era un fatto di concentrazione, che nell’ultima riunione tecnica avevo fatto un minuto di ritardo. Vorrei vedere cosa capitasse se Hazard facesse ritardo ad una riunione. Se tutti fanno ritardo cosa fa? Non chiama nessuno? Temo che non sarò chiamato per il Mondiale, come nel 2014. Ci sto male ma non posso fare niente io, Martinez fa le sue scelte ed io non ho niente da rimproverarmi”.

E per chiarire ulteriormente: “Non ho visto durante la sosta nessuna delle due partite. Quella contro Gibilterra perché era troppo scontata, quella contro la Grecia perché ero a Disneyland con la mia famiglia. Sono fatto così: o mi concentro su una cosa o su un’altra. Se non mi chiami, dedico quel tempo alla mia famiglia. Se mi chiami darò tutto per il Belgio.

Al termine dell’intera vicenda ne è conseguito l’addio del Ninja alla propria Nazionale comunicato attraverso un post pubblicato su Instagram dal giocatore: “Purtroppo molto a malincuore termina la mia carriera internazionale, ho sempre fatto di tutto per poter rappresentare la mia nazione. Essere se stessi a volte può dare fastidio…Da oggi sarò il primo tifoso…”.

https://www.instagram.com/p/BjCY-PzBe0f/?taken-by=radjanainggolan.4

Gli affetti di Radja Nainggolan

Non si può certo rimproverare al centrocampista belga di origini indonesiane di essere poco schietto o passionale né, tantomeno, si vuole esprimere un giudizio sulle sue abitudini, discutibili o meno. Le attività extracalcistiche non hanno inciso a livello di rendimento in campo poiché, Nainggolan, pur provenendo da una stagione che lo ha visto un po’ in calo è pur sempre stato uno dei migliori elementi del suo reparto anche al termine dell’anno calcistico 2017/2018.

In qualche modo però qualcosa è iniziato ad andare storto e si è innescata una catena di eventi che ha portato Nainggolan a perdere la chance di giocare il Mondiale con il Belgio, quella di finire la propria carriera con la maglia della Roma e quella di affrontare il tutto in un clima familiare sereno. Pur non entrando nello specifico della sfera privata del giocatore e della moglie Claudia Lai, sposata il 2 maggio 2011, tra i due non sembra esserci più un rapporto di coppia.

https://www.instagram.com/p/BYK-atcH_zS/?taken-by=claudia_lai_nainggolan

Le motivazioni non sono note e non c’è stata una conferma ufficiale. Tuttavia i due, molto attivi sui social, da qualche tempo non interagiscono più. Nainggolan, già padre di Alisa e Ilana, con Claudia ha ampliato la propria famiglia grazie all’arrivo di altre due splendide bambine, Aysha e Mailey, adorate dai tifosi giallorossi per la loro bellezza e simpatia. Le quattro sorelle, durante le vacanze scolastiche, si ritrovano spesso a Roma dove a prendersi cura di loro, visti i tanti impegni lavorativi di Radja, è soprattutto proprio Claudia (che su Instagram è registrata come Claudia_lai_nainggolan).

Una bella famiglia allargata:

https://www.instagram.com/p/BfQQHgBHbau/?taken-by=claudia_lai_nainggolan

Alisa e Ilana vivono in Belgio insieme alla loro madre Evy, ex compagna di Nainggolan, la quale partorì la primogenita Alisa ai tempi dell’esperienza del Ninja, allora ventenne, al Piacenza. Proprio lei a Dag Allemaal ha parlato del loro rapporto (qualche anno prima dell’arrivo di Mailey): Tra Radja e me, non sarà mai veramente tranquillo, sono particolarmente felice che il rapporto con le nostre ragazze sia ormai normale. Divenuto padre molto giovane, Nainggolan, è pian piano riuscito a trovare un equilibrio familiare anche grazie al supporto di Claudia Lai e quello della sorella gemella Riana. Ai due tale equilibrio è mancato durante l’infanzia a causa del padre, responsabile di aver lasciato la famiglia e i fratelli ancora piccoli, cresciuti dalla loro madre Lizi, scomparsa nel 2010, alla quale erano entrambi molto legati.

A sua volta, a novembre 2017, la moglie del centrocampista belga ha raccontato la nascita della loro storia d’amore a Le Capitane, il docu-reality di Spike Italia: “Ho conosciuto Radja a Cagliari ed è stato un colpo di fulmine. Ho saputo dopo due mesi che era un calciatore e volevo lasciar perdere, anche perché il calciatore fa una vita movimentata e ha molte ammiratrici. Lavoravo in un centro commerciale a tempo pieno, un po’ mi manca. Quando mi ha detto che si sarebbe trasferito a Roma non l’ho presa benissimo, me l’ha detto all’Epifania mentre festeggiavamo con amici. […] Mi manca avere la vita di prima, in cui avevo più libertà nel fare certe cose. L’amore non è per sempre, anche se voglio portarlo più avanti possibile, mi dispiacerebbe per i bambini. Ma nella vita tutto può succedere.

https://www.instagram.com/p/BWmjdB6HT8r/?taken-by=claudia_lai_nainggolan

L’ultima interazione virtuale tra i due, risale al 19 maggio scorso quando, Nainggolan,ha messo un cosiddetto like ad una foto raffigurante Mailey con degli occhiali da sole rosa a forma di cuore. Lo stesso giorno Claudia ha pubblicato un altro scatto, dove la protagonista è lei, accompagnato da vari hashtag quali #keepkalmandbehappy #cowntodown #meno20 #megliounpolsocheunagamba, in riferimento a un infortunio subìto appunto al polso sinistro. Un altro dettaglio a riprova dell’allontanamento tra i due è l’assenza della fede al dito anulare sinistro di entrambi, visibile dal 28 maggio nel caso di Claudia e più recentemente nel caso del belga.

Sebbene a fine maggio, si potesse imputare la mancanza dell’anello al dito della moglie del calciatore, a causa del gonfiore relativo al polso (e mano) sinistro, la foto postata quattro giorni fa, con il braccio libero da ingombranti tutori, lascia pochi spazi a eventuali dubbi. Nel frattempo anche Nainggolan, protagonista di un video pubblicato sul proprio account Instagram, a sostengo del Belgio, è apparso senza fede. Il giocatore la portavano almeno fino al 16 febbraio come si vede nel video in cui pubblicizza gli scarpini Nike Mercurial e Lai almeno fino al 9 maggio.

Radja Nainggolan e Claudia Lai con fede

Lo si evince da uno scatto che immortala Claudia (con l’anello al dito), Aysha e Mailey di ritorno da Cagliari dopo il match disputato nella Sardegna Arena dalla Roma il 6 maggio scorso. Mancano inoltre “all’appello” alcune immagini condivise dai due sulla medesima piattaforma. Per trovare una foto della coppia, sull’account del centrocampista, bisogna risalire allo scorso 29 giugno 2017, quando i due si trovavano a Ibiza per le vacanze, festeggiando anche il compleanno della sarda. Insieme a loro, nell’immagine, c’è Aysha. Nel caso di Claudia Lai, la foto espressamente di coppia (più recente) che si può trovare sul suo profilo è del 7 ottobre 2017.

Radja Nainggolan e Claudia Lai con fede

Sebbene non ci sia la conferma ufficiale dei due, la coppia, non sembra vivere un periodo di affiatamento che coincide con altri rilevanti cambiamenti nella vita di Nainggolan. Vista la mancata convocazione a quello che molto probabilmente sarebbe stato l’ultimo Mondiale per il belga, è conseguito l’addio alla Nazionale dei Diavoli Rossi. Di lì a poco l’inaspettata cessione e il passaggio all’Inter dove ad attenderlo c’è una tifoseria più che soddisfatta e un sornione Luciano Spalletti.

Il rendimento con Spalletti e Di Francesco 

Ed è proprio con l’ex allenatore della Roma che Nainggolan, schierato in particolar modo nel ruolo di trequartista, ha disputato la sua migliore stagione in giallorosso, chiudendola con 14 reti e 7 assist realizzati in 53 presenze, disputando 4229 minuti di grande intensità. C’è chi ormai parla di una sua parabola discendente senza possibilità di recupero. Questo però lo diranno solo Nainggolan, Spalletti e il campo.

Al termine della stagione 2017/2018, la prima di Eusebio Di Francesco sulla panchina della Roma, Nainggolan, utilizzato prevalentemente in posizione più arretrata, ha collezionato 42 presenze, 6 gol e 11 assist nell’arco di 3580 minuti complessivi di gioco. Con Di Francesco Nainggolan è inoltre riuscito a giocare la sua prima semifinale di Champions League. In occasione del ritorno casalingo contro il Liverpool, sbloccandosi, ha perfino segnato 2 reti, purtroppo vane ai fini del risultato finale valido per l’accesso alla finale di Kiev contro il Real Madrid.

Capodanno, il periodo di blackout della Roma e il leggero calo del belga

Non è quindi in discussione il contribuito di Nainggolan per la causa giallorossa e il raggiungimento degli obiettivi stagionali, andati ben oltre le aspettative iniziali, almeno per quel che concerne la prestigiosa competizione europea. In campionato le cose sono andate un po’ diversamente: la Roma ha subìto una sorta di blackout tra dicembre 2017 e gennaio 2018, un periodo in cui i risultati positivi sono calati così come il rendimento generale della squadra e la determinazione dei calciatori.

https://www.instagram.com/p/BdYbfpQhxkv/?taken-by=radjanainggolan.4

Il club capitolino ha poi dovuto duramente lavorare per riprendersi e conquistare uno dei 4 posti disponibili per la Champions League 2018/2019, traguardo raggiunto prima dell’Inter e della Lazio, le quali sono rimaste a contendersi l’altro posto fino all’ultimo. Obiettivo poi agguantato dai nerazzurri al termine dello scontro diretto all’Olimpico. L’opportunità di rigiocare match di tale importanza non mancherà dunque quest’anno al centrocampista belga. Ma facendo un passo indietro, a quel periodo risale uno degli episodi più discussi relativi alla Roma e ai suoi giocatori, riguardante proprio Radja Nainggolan.

Il belga si rese protagonista di alcune dirette Instagram dove appariva decisamente alticcio nella notte di Capodanno. La vicenda divise a dir poco la tifoseria sui social: da un lato c’era chi sosteneva che al centrocampista giallorosso non si potessero rimproverare alcolici, sigarette e bestemmie nella notte di San Silvestro mentre dall’altro c’era chi lo criticava duramente per tale condotta. Il punto, anche allora, non era stabilire o meno se il calciatore avesse il diritto di fare ciò che preferiva in casa propria. Né se potesse farlo in una delle nottate più famose per i festeggiamenti e gli stravizi.

Il problema è nato soprattutto dall’aggravante della condivisione del tutto, in diretta, via social. Scelta che non è stata naturalmente apprezzata dalla Roma. Il DS Monchi di ritorno dalla Spagna ribadì a tutti i calciatori giallorossi l’importanza di alcuni comportamenti da tenere, sia dentro che fuori dal campo, proprio al fine di costruire la mentalità vincente di cui parlando lui e Di Francesco. Dopo un confronto con la dirigenza, Nainggolan, si disse pubblicamente dispiaciuto avendo capito per sua stessa ammissione di essere andato oltre, nel corso di una notte dove si può esagerare un po’ senza dare l’esempio negativo, come da lui asserito.

Le decisioni del club capitolino 

In aggiunta a ciò la Roma prese la decisione di escluderlo dalla gara contro l’Atalanta come annunciato con fermezza da Di Francesco in occasione della conferenza stampa pre-gara: “Prima di parlare della partita dico subito che Radja Nainggolan non sarà convocato. Seguendo la linea dettata dalla società e da me condivisa, accettata pienamente dal giocatore stesso, domani non sarà convocato per la partita contro l’Atalanta. Ciò si lega a un modo di fare che deve essere continuativo per chiunque, per chi rappresenta la Roma, chi commette errori paga, sono cose inaccettabili, chiunque minimamente sbaglierà, pagherà nello stesso modo. Radja quindi non ci sarà. Inoltre la Roma ha optato per la decurtazione del 30% dello stipendio mensile di Nainggolan come ulteriore sanzione.

Stando alle parole dello stesso Di Francesco (nella conferenza del 27 gennaio pre-Sampdoria) quel periodo di vacanza provocò a livello generale dei problemi: Se la settimana di vacanza ha creato più problemi di quanti se ne potessero immaginare? Sì, ne ha creati molti di più. Infatti, alla prossima, saranno fatte tante altre valutazioni. Sicuramente in questo percorso qualcosina non ha funzionato. Magari anche l’attenzione da parte di tutti non c’è stata, in generale, pure da parte dei ragazzi in determinate situazioni e questo ci deve far riflettere per quello che poi sarà il futuro.

Per i più, la fase della stagione nella quale Nainggolan è calato maggiormente, è relativa alla seconda parte dell’anno, a ridosso del suddetto periodo. E sembra proprio che la Roma abbia riflettuto e abbia fatto diverse valutazioni per il futuro. Tra queste ci sono quelle che hanno portato alla cessione di Radja Nainggolan. Nella Capitale si è parlato anche di rottura insanabile tra il calciatore, il Direttore Sportivo e perfino il tecnico ma argomentare in base a ciò che non è stato reso noto non è utile né produttivo.

Un bilancio complessivo relativo alla partenza del centrocampista di Anversa

Comprensibilmente la maggior parte della tifoseria romanista, divisa ancora una volta e probabilmente più che mai da una vicenda riguardante Nainggolan, è “insorta” sui social scioccata all’idea di veder partire uno dei propri beniamini. Uno dei più importanti, a un anno dall’addio al calcio giocato di Totti, uno all’altezza di indossare la fascia da Capitano dopo De Rossi, Florenzi e Strootman. Sebbene ci si aspettava la cessione di un big, molti avrebbero accettato più di buon grado proprio la partenza di uno dei calciatori appena citati (ad esclusione di De Rossi che non è più stato accostato al calciomercato). Ciò che conta a livello soggettivo non ha tuttavia valore a livello oggettivo.

Nel frattempo il centrocampista 30enne, sempre su Instagram, ha messo mi piace al post pubblicato dall’account ufficiale della Roma, raffigurante Javier Pastore appena atterrato a Ciampino. Il neo acquisto di Monchi posa con la sciarpa che rimanda allo slogan della nuova campagna abbonamenti “Io ci sono”. Mentre il Ninja non ha riservato alcun like sotto il selfie che lo immortala insieme ai tifosi nerazzurri, presenti alle sue spalle, estasiasti dal suo arrivo. Tale post è stato condiviso dal profilo ufficiale Instagram dell’Inter.

Nainggolan conferenza pre Liverpool YP

Facendo un bilancio di tutte le componenti, se la Roma ha deciso di mettere il centrocampista belga sul mercato, pressando per cederlo prima del 30 giugno, un motivo (o meglio più di uno) c’è e c’è stato. La morbosa ricerca delle ragioni non è di conforto né tantomeno lo è la gogna virtuale (e non) nei confronti di Monchi, Pallotta o addirittura Di Francesco. L’operato si giudica a mercato concluso, ovvero il 18 agosto, alla vigilia della ripresa della Serie A. Un bilancio più completo poi andrebbe fatto a metà stagione, circa. Certamente è naturale attendere dei risultati da una Roma che si sta quasi rivoluzionando, ha raggiunto un importante traguardo con la semifinale di Champions e ha ribadito di voler costruire una mentalità nonché una squadra vincente.

Non si vuole mettere in discussione l’avventura di un calciatore dalle doti tecniche e dal cuore di Radja Nainggolan, un Ninja che ha dato tutto per la Roma e i suoi tifosi, dimostrando un attaccamento raro alla maglia, specie nel calcio moderno. Tuttavia, ancora una volta, giudicare e schierarsi a tutti i costi rischia di far perdere di vista l’aspetto più importante e che certamente è nell’interesse di ogni tifoso giallorosso: il bene della Roma. Sopra tutto, sopra tutti. Perfino di Nainggolan.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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