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Il dottore torna alla vittoria dopo tre anni. Eroico Lorenzo.

Era datata 2010, precisamente il 10 ottobre nel gran premio di Malesia, l’ultima vittoria di Valentino Rossi in moto Gp, sempre in sella alla Yamaha numero 46. Poi due anni bui, il passaggio alla Ducati ed un feeling mai trovato con la moto italiana.
Ora la rivincita del dottore, dato da molti come un pilota bollito, ormai sulla via del tramonto, scalzato dalla nuova generazione di piloti, Lorenzo, Pedrosa e Marquez su tutti.
44 gare che aspettava questo momento, tornare sul gradino più alto del podio e dimostrare che lui è ancora lì, pronto a lottare con la grinta ed il talento che sempre lo hanno accompagnato fin dall’inizio della sua carriera, che lo hanno portato con quella in Olanda a quota 106 vittorie.
Una gara sostanzialmente dominata, che lo ha visto dopo pochi giri prendersi la testa della corsa, controllando il ritmo fino all’allungo negli ultimi giri quando l’unico interesse che ancora regalava il gran premio era quello di scoprire chi sarebbe arrivato alle spalle del pilota italiano.
E’ arrivato davanti a Marquez, Crutchlow, Pedrosa ed a un eroico Jorge Lorenzo, caduto durante le prove libere del giovedì mattina, operato la notte dopo a Barcellona e risalito in moto per il warm up di sabato, dopo meno di un giorno e mezzo dall’operazione: un mix di coraggio e incoscienza.
Una straordinaria prova di forza del pilota spagnolo, partito in dodicesima posizione e salito fino al quarto posto dopo appena quattro giri, il tutto con una clavicola avvitata poche ore prima. Poi il logico calo fisico, che comunque non gli ha impedito di conquistare un’ottima quinta posizione, utilissima per non perdere troppi punti nella classifica mondiale ai danni di Pedrosa, leader con 9 lunghezze di vantaggio su Jorge.
 

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Written by Marco De Rinaldis

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