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Klopp: “Non siamo ancora in finale ma la Roma deve recuperare 3 gol, se ci riuscirà allora i complimenti andranno ai giallorossi”

Le parole del tecnico dei Reds alla vigilia del match contro la Roma

Klopp, conferenza pre Roma-Liverpool YP

Jürgen Klopp, accompagnato da Georginio Wijnaldum, ha preso parte alla consueta conferenza stampa pre-gara alla vigilia di Roma-Liverpoolritorno della semifinale di Champions League. Queste le parole del tecnico dei Reds: Qual è il mio messaggio in relazione agli episodi di violenza che ci sono stati? Francamente, credo che tutti abbiamo la stessa opinione. È una partita di calcio, valgono le regole del campo. Tutto che succede al di fuori è off. È bene che si sia parlato di questo, dobbiamo far sentire il nostro sostegno alla famiglia di Sean e spero vivamente che tutti capiscano che domani tutti debbano godersi la giornata e una fantastica partita di calcio”.

Come mai non ci sarà il mio vice in panchina? Il club ha rilasciato una dichiarazione ufficiale. Siamo alla vigilia dell’ultima partita prima della finale, quanto è importante questa occasione? Si prova una grandissima emozione. Siamo ottimisti, felici di essere qui, è fantastico che i ragazzi ci abbiano condotto fin qui con le prestazioni, con tutto quello che hanno fatto. Sono convinto che abbiamo meritato di essere qui, una delle due squadre meriterà di andare in finale. Il calcio funziona così, siamo qui per lottare per i nostri sogni. Ad Anfield abbiamo preso due gol nel finale e qualcuno era deluso come se avessimo perso, la Roma deve vincere 3-0, ma 3-0 è un risultato molto difficile da raggiungere. È una fantastica opportunità”.

Che emozione provo? È fantastica la tradizione del Liverpool, non credo che serva a nulla sapere che i nostri avi hanno vinto qui. Giochiamo in un bellissimo stadio, siamo qui per scrivere una nuova pagina di storia. È già una partita storica, vedremo alla fine il risultato”. Le cose possono sfuggire di mano rapidamente come stava accadendo col City? 1-0 non era un risultato positivo, sono partite da cui imparare. È la natura del gioco, le partite possono girare in un attimo. Dobbiamo fare quel che sappiamo, ma contro di noi non è facile giocare”.

Klopp ha così proseguito: “Non esiste una strategia perfetta, puoi solo incrementare le probabilità di raggiungere un obiettivo, creare spazi, sfruttare situazioni di gioco. Quello che è importante è che si abbia la determinazione di vincere e la consapevolezza di poter perdere. Dobbiamo sfruttare eventuali errori loro e non viceversa. Sono loro che devono vincere e correre dei rischi, è difficile segnare gol. È un po’ quello che è successo all’andata, è stata una gara con molte occasioni. Le partite sono pazze, potevamo segnare anche 7 gol. All’inizio la Roma è partita forte, Kolarov ha creato una grande occasione, ma avremmo potuto segnare altri gol prima e arrotondare il punteggio con Salah”.

Salah non aveva mai segnato così tanto, in cosa è cambiato? È maturato, ha acquisito fiducia, è passato dal Chelsea alla Fiorentina, poi alla Roma è cresciuto ed è diventato il calciatore che abbiamo. Siamo fortunati di potercelo godere. Non gli ho insegnato io come si fanno i gol, ha imparato a farli con il tempo. Si è trasferito dall’Egitto alla Svizzera, portandosi avanti responsabilità, fino a diventare il calciatore che è oggi. Può contare sul sostegno di fantastici compagni di squadra”.

Guardandolo, qualche volta non sembra lavorare molto per la squadra. Se noto anche quello che fa un calciatore, oltre a segnare? Sei canadese? Hai un aspetto canadese. In campo ciascun calciatore svolge il proprio lavoro. Momo è un attaccante, sa che deve aiutare di più, sta cercando di farlo. Mané dà una bella mano. Molto spesso capita che il nostro centravanti Firmino spinga Momo avanti, è una distribuzione dei compiti. A volte quando si difende con 10 effettivi non significa avere 10 effettivi nella propria metà campo, ma anche essere disponibili a ripartire quando si conquista palla. Per questo abbiamo cambiato sistema di gioco contro il Manchester City. Dalla posizione dipendono i gol che si segnano, lui non è coinvolto nella fase difensiva, ma ha compagni che sopperiscono”.

Se potrò contare su tutti gli effettivi? Sì, sono tutti disponibili. Lallana non lo è ma poi ci saranno altre due partite, è positivo che stia rientrando e credo che presto potrà giocare. Gomez non è disponibile, ha avuto un infortunio nei primi minuti della gara contro lo Stoke. La Roma è scesa in campo con una maglia dedicata a Sean Cox, cosa ne penso? Fantastico, un grande gesto. Così come ho apprezzato il gesto di rendere omaggio alle vittime di Hillsborough. Sono due grandissime squadre che meritano di essere qui, che si rispettano e anche nella gara di andata sul 5-2 non ci sono stati momenti di tensione, tutti hanno continuato a giocare. È stato un vero spettacolo. Siamo appassionati di calcio e dobbiamo mostrare questa stima e rispetto reciproco“.

C’è stata una piccola delusione per i due gol presi, è dipeso dal fatto che la Roma qui abbia fatto 3-0 a Chelsea e Barcellona? Lo vedremo domani, non ho mai giocato qui, sarà la prima volta. Non siamo il Chelsea e il Barcellona, abbiamo vinto in casa 7-0 contro lo Spartak Mosca. Ogni partita è diversa, ogni squadra è diversa. La Roma deve vincere 3-0 o con uno scarto maggiore, non siamo già qualificati ma non siamo neanche in una situazione difficile. Prima degli scontri la situazione era migliore, sicuramente. La Roma non ha concesso gol in casa in Champions League, ma noi non abbiamo mai perso. Vedremo chi avrà ragione. Al di là di quello che dirò io, tutto si deciderà domani, Mi piacerebbe poter influire oggi sul risultato di domani”.

Ci sono spunti importanti rispetto a Roma-Barcellona? Non sono qui per parlare del Barcellona. La Roma si è fatta trovare più pronta, tutti ci stanno dicendo che è difficile, nessuno poteva aspettarselo ma è successo. Non avevo bisogno di moniti, questo me lo ha dato”.

Se il gegenpressing domani sarà decisivo? Non è la mia filosofia o la mia strategia, semplicemente fa parte del gioco riconquistare il pallone. Ma non è l’unica cosa che sappiamo fare, se mi fate andare via riesco a trasmettere le mie idee ai ragazzi. Domani dovremo essere pronti mentalmente, perché la Roma lo sarà. Sarà dinamica, avrà un ritmo alto. Anche noi saremo lì. Più la gara si avvicina, tutti pensano che 3 gol non siano tanti da segnare, poi la partita inizia ed è complicato. Per la Roma deve essere molto difficile riuscire a farlo”.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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