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Mali, 3 militari francesi e un estone feriti a Gao

Gao. Una autobomba (VBIED) è esplosa ieri pomeriggio all’ingresso della base militare francese di Gao, causando tre feriti tra i militari francesi ed estoni, lo ha annunciato il portavoce dello Stato Maggiore francese dell’Esercito, il colonnello Frédéric Barbry, all’AFP.

Il VBIED (vehicle borne Improvised explosive device) si è presentato “alle 15.45 locali all’ingresso della parte francese del campo di Gao” all’entrata del campo della Forza Barkhane, che ospita anche dall’altro lato la forza di pace delle Nazioni Unite (MINUSMA) e le forze armate del Mali (FAMA).

I soldati non sono in pericolo di vita.

Il Mali, un Paese dalle mille contraddizioni che sembra imprigionato in quella spirale del terrorismo che lo sta stritolando, lo sta prosciugando e soprattutto lo sta rendendo sempre più debole.

L’aiuto della missione Barkhane e dei suoi alleati è importante e riesce a mitigare un po’ il clima di tensione che si respira in tutto il Paese ma non è ancora sufficiente perché in Mali il terrorismo continua a colpire e quando colpisce lo fa dove fa più male.

Per risolvere tutti i problemi del Mali bisogna sconfiggere il terrorismo ed educare il popolo ad una nuova forma mentis in cui si identificano chiaramente il bene e il male, in cui è facile capire da che parte stare.

Militari francesi in azione in Mali.

La missione Barkhane mira a rendere il Mali e gli altri Paesi in cui opera più indipendenti e capaci di affrontare da soli i loro problemi ma la grande corruzione che ancora c’è tra le autorità maliane impedisce di avviare un serio programma di sviluppo che sia a vantaggio di tutti, soprattutto dei più poveri che ancora lottano ogni giorno contro fame e malnutrizione. Recentemente la missione delle Nazioni Unite Minusma, attraverso la sua unità ambiente, ha messo in atto un progetto pilota nel quadro delle energie rinnovabili e della protezione dell’ambiente.
A termine, l’obiettivo è quello di ottenere un’autonomia totale in termini di energia rinnovabili perché in questo modo si cerca di rendere il Mali indipendente e moderno con una delle isorse che più abbondano nel Paese, il sole.

Se il Mali ha tante mancanze il sole è una risorsa inesauribile che può significare un vero passo in avanti per il Paese, insegnando alla popolazione a utilizzare bene questa risorsa si può intavolare seriamente un processo di sviluppo che porti il Paese ad affrancarsi dall’influenza francese.

Una cinquantina di soldati estoni, provenienti essenzialmente dallo Scout Battalion Estonia (l’unità di reazione rapida della prima brigata di fanteria estone), assicurano da quasi un anno (agosto 2018) la forza di protezione del campo di Gao. Essi sono rilevati ogni quattro mesi.

Francesi ed estoni sono le due nazioni che hanno pagato il prezzo più alto per cercare di mantenere il Mali il più possibile al sicuro ed in particolare lo Scout Battallion Estonia si sta impegnando molto ed ha responsabilità grandissime.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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