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Messi e Maradona: due fenomeni a confronto

Quando si parla di calcio, è impossibile non toccare l’argomento dei più forti di tutti i tempi, mettendo a confronto giocatori che sono scesi in campo in epoca diverse, in Paesi diversi. Non ci sono termini di paragone, sarebbe impossibile stabilire chi davvero è il migliore, eppure per il tifoso il tempo non conta, conta quello che si sa fare con la palla tra i piedi, fa niente se si tratta di fine anni 80 o del 2000. Il “dubbio” per eccellenza è sempre stato Pelè o Maradona, ma nell’ultimo periodo il brasiliano è stato messo da parte a favore dell’argentino che da tutti è veramente considerato l’erede del grande Diego: Leo Messi.
Maradona inizia la sua carriera in Argentina con la maglia dell’Argentinos Jrs, per poi trasferirsi al Boca e cambiare continente per passare al Barcellona. Da qui poi il grande passo, l’arrivo a Napoli nel 1986, presentato davanti ai 70.000 spettatori del San Paolo. Riuscì in quello che sembrava impossibile, far vincere il campionato italiano ad una squadra del sud, e lo fece per ben 2 volte. Poi la squalifica per droga nel 1991, praticamente la fine della sua carriera (a parte la parentesi dei mondiali 1994 negli Stati Uniti, dove anche lì venne squalificato dopo un controllo antidoping). Con la maglia della nazionale è diventato il numero uno del Mondo nel 1986, quando da solo portò la sua squadra a vincere il torneo mondiale, segnando 5 gol e fornendo 5 assist in 7 partite. Indimenticabili le sue reti contro l’Inghilterra, una di mano e l’altra partendo dalla linea di centrocampo e superando chiunque tentasse di fermarlo (questo è stato votato come il “gol del secolo” in un sondaggio della FIFA). Non ha mai vinto il pallone d’oro, solo perché in precedenza questo premio veniva dato solamente ai giocatori europei.
Messi invece deve tutte le sue fortune al Barcellona, squadra in cui milita dalla giovane età di 13 anni, dopo essersi trasferito in Spagna a causa di alcuni problemi di salute che non potevano  essere curati in Argentina. Pian piano la scalata dalle giovanili fino alla prima squadra, dove oggi è leader assoluto e grande trascinatore. Ha vinto 4 palloni d’oro consecutivi, 6 scudetti, 3 coppe campioni, e una marea di altri premi personali e trofei di squadra. Ma manca sempre quella vittoria con la nazionale: il feeling di Leo con la maglia dell’Argentina non è dei migliori, e spesso viene messo in discussione per le sue prestazioni non proprio fenomenali. Questo è l’unico motivo per cui Maradona viene ancora considerato meglio di Messi, Diego da solo ha portato la nazionale in cima, lui ancora non ci è riuscito. E fa niente se si fanno 90 gol a stagione con la maglia del Barca, ai tifosi non importa: per essere il migliore deve vincere il mondiale, poi forse sarà considerato il più forte di tutti i tempi. L’occasione giusta è l’anno prossimo in Brasile, terra di quel Pelè a cui ha tolto il ruolo di antagonista di Maradona…

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Written by Marco De Rinaldis

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