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Pau Lopez: “Mai avuto dubbi sulla Roma, sono molto felice della mia scelta”

Le parole del portiere giallorosso in occasione dell’appuntamento con #ASK

Il portiere giallorosso Pau Lopez è stato il protagonista dell’appuntamento con #ASK, il primo del 2020, occasione per interagire con i tifosi della Roma tramite le domande giunte via social di volta in volta per un calciatore del club capitolino. Di seguito le risposte dell’estremo difensore della squadra guidata da Fonseca.

Che effetto ti ha fatto l’abbraccio dei tifosi ieri al Tre Fontane e allenarti davanti a tutte quelle persone che ti guardano?
Sempre bello poter allenarsi con i tifosi. Da quando sono arrivato è la prima volta, è bello vedere la gente, per loro è una giornata diversa, molto bella per tutti, speriamo di poterlo rifare presto.

Ieri alcuni bambini chiedevano: “Non si fanno mai male con certe pallonate? Giriamo la domanda a te
A volte sì, è normale, può succedere, fa parte del rischio. Quasi ogni giorno. Tuffarsi così spesso può fare male al corpo e a volte ci si può fare ma questo è il lavoro che dobbiamo fare.

Cosa ti ha convinto a scegliere la Roma?
Un po’ tutto. La società: è un club storico in Italia. Appena mi hanno detto dell’interesse della Roma non ho avuto dubbi ed è stato un passo avanti per la mia carriera. Sono molto felice della scelta fatta, questi sono stati 6 mesi positivi. Sto crescendo, la mia prestazione è in aumento.

Come ti stai trovando con Savorani?
Questa è la prima squadra dove arrivo e l’allenatore dei portieri è così famoso (ride ndr). Lui è molto bravo, tutto quello che fa è per fare il massimo, è focalizzato al 100% sul suo lavoro. I consigli che mi dà mi aiutano durante le partite.

La migliore parata in carriera?
Una contro il Bologna quest’anno, un’altra forse contro il Valladolid.

Cosa hai pensato dopo la parata contro il Bologna, è stata la tua preferita?
Non si pensa a niente. Devi essere subito concentrato sull’azione seguente. Devi stare attento per fare il lavoro del portiere che è difficile. Puoi fare una parata incredibile ma se sbagli l’intervento successivo puoi far perdere la tua squadra. Sono più di 90 minuti nei quali si deve essere concentrati su tutto.

Come fai a mantenere la calma quando hai la palla tra i piedi pressato dagli avversari?
Questa è una cosa che ho imparato a farlo lo scorso anno al Betis. L’allenatore voleva impostare da dietro e allora ho imparato molto a giocare con i piedi, adesso è più facile ma credo che lo sia in generale rispetto a ciò che può sembrare in tv.

Cosa porteresti su un’isola deserta?
Se posso andrei senza niente, posso stare senza cellulare, senza internet. Però porterei con me le mie figlie e mia moglie.

Ti dà fastidio la gente che suona il clacson in auto?
Qua a Roma lo usate di più rispetto a Barcellona e Siviglia, dove ho vissuto. Se lo fanno a me dà fastidio se lo fanno agli altri no.

Hai giocato in porta anche da bambino?
Ho iniziato in porta, poi ho giocato per quasi un anno da giocatore di movimento. Poi sono passato alla pallacanestro, i miei amici giocavano a quello a scuola, poi sono tornato a fare il portiere fino ad adesso.

Hai avuto un idolo che ha influenzato la tua carriera?
No. Mi è sempre piaciuto guardare un po’ tutto ciò che mi possa anche servire, come la mentalità di alcuni tennisti, ad esempio Nadal, che ha una mentalità incredibile, mi piace prendere un po’ da tutti.

Perché hai scelto il numero 13?
In Spagna il portiere ha sempre o l’1 o il 13. Quando ho iniziato a giocare lì erano sempre occupati e così ho scelto il 25, poi sono passato al 13 e ho sempre giocato con quello. Potrei giocare con qualsiasi numero ma con il 13 ho giocato molti anni della mia carriera e perciò ho scelto questi.

In allenamento pari i rigori di Kolarov e Perotti?
Non sono bravo a parare i rigori, mi spiace ma non lo sono. Ci sono portieri bravi sui rigori, hanno l’intuizione giusta, ma non è il mio caso. Se c’è un rigore contro in una partita è meglio pensare all’azione seguente (ride, ndr).

Ci sono giovani portieri in Europa su cui puntare e che ha suscitato interesse in te?
Non conoscevo Meret e mi ha impressionato quando l’ho visto. Ho letto varie volte il suo nome. Mi piace molto il suo modo di giocare.

Qual è l’aspetto migliore del vivere a Roma?
La città è bellissima. Sono fortunato perché abito vicino al centro, posso godere più della città così. La gente mi piace, così come andare al ristorante, incontrare persone e il modo in cui mi parlano i tifosi per strada.

Qui il link del video pubblicato su RomaTV+ con il botta e risposta di Pau Lopez e i tifosi giallorossi.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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