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Prossima fermata Parma, ultima occasione per Antonio Cassano

Manca solo l’ufficialità, ma i dettagli son ben definiti da tempo: scambio Cassano-Belfodil tra Inter e Parma, l’ennesimo trasferimento per il pibe di Bari. O lo si odia, o lo si ama, ma di sicuro non si può dire che non abbia un talento fuori dal comune, un personaggio sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco.
Una carriera costellata di alti e bassi, momenti di esaltazione pura, alternati a quelli in cui stacca la spina e non capisce cosa stia succedendo, le famose “cassanate” che lo hanno accompagnato fin da ragazzino, all’inizio della sua avventura calcistica.
Tutto prese vita il 18 dicembre 1999, quando a causa di qualche defezione nell’attacco del Bari parte titolare nel big match contro l’Inter: una buona prestazione, culminata con il gol che all’88° regala la vittoria contro i nerazzurri, una rete che mette in mostra tutto il suo talento. E via, da quel momento la popolarità, i soldi, le ragazze… Antonio continua la sua ascesa, a 17 anni è considerato il fenomeno del calcio italiano, tutti lo vogliono…
Estate 2001 e la sua vita cambia completamente, se lo contendono a suon di miliardi la Juve di Luciano Moggi e la Roma del presidente Sensi, pronti ad investire una marea di soldi per portare il suo talento nella loro squadra. Decide di andare nella capitale, spinto dal sogno di giocare in coppia con Totti (e dal fatto che come scritto nella sua autobiografia “Dico tutto” a Torino d’inverno fa particolarmente freddo). Resterà con i giallorossi fino al gennaio 2006, prima di scappare a causa di alcuni attriti con l’allenatore e problemi per il rinnovo di contratto.
E arriva il Real Madrid, il sogno di ogni calciatore, la storia del calcio mondiale. Da gennaio 2006 ad agosto 2007, una stagione e mezza con un titolo spagnolo vinto insieme ai vari Zidane, Raul, Ronaldo e tutti gli altri galacticos. Ma lui non verrà ricordato nella capitale spagnola per quello fatto vedere in campo, ma per le varie imitazioni subite da comici televisivi a causa dei suoi chili di troppo.
Tempo di cambiare aria, nuovamente, di cercare nuovi stimoli, di ridare luce ad una carriera che lo ha sempre visto come possibile top player, e che invece lo ha relegato a ottimo giocatore, mai capace però di fare il salto di qualità che tutti aspettavano da lui.
Quale ambiente per rilanciarsi?? Semplice, una città di mare, come piace a lui. Ed ecco lo sbarco a Genova,  sponda sampdoriana, accolto e trattato come un figlio dal presidente Garrone, un investimento che porta i suoi frutti: sia per la squadra, con Cassano che trascina in coppia con Pazzini la Samp fino al preliminare di Champions League, dove però verrà eliminata dal Werder Brema dopo i tempi supplementari, sia dal punto di vista personale: fidanzamento con Carolina, la donna della sua vita che diventerà successivamente moglie e madre dei suoi due figli Christopher e Lionel. Però qualcosa si rompe, per l’ennesima volta…Passaggio al Milan nella sessione invernale del mercato 2011, uno scudetto vinto, gol e assist. Il mal di pancia però è dietro l’angolo, e dopo gli addii di Ibra e Thiago Silva nel 2012 anche lui decide di abbandonare i rossoneri, ma non di lasciare Milano: passa all’Inter in uno scambio con Pazzini. Un avvio incoraggiante, ottime prestazioni, nessun problema con i compagni, reti e assist che fioccano. Poi gli infortuni, le liti con Stramaccioni, il non sentirsi più protagonista. L’allenatore è stato esonerato, è arrivato Mazzarri (che già conosce Cassano avendolo allenato alla Samp) eppure lui è lì, con le valigie in mano, pronto ad andare in Emilia…
 
 

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Written by Marco De Rinaldis

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