in

Ultimatum per Morsi

Piazza Tahrir, ancora una volta, ritorna ad accogliere il popolo egiziano. La piazza idealmente assume le sembianze di un palcoscenico teatrale in cui i cittadini si esibiscono a gran voce per manifestare le proprie volontà. L’opera che va in scena ovvero la posta in gioco è l’amministrazione dello stato.

Dopo un anno di amministrazione del presidente Mohamed Morsi e del movimento Fratelli musulmani, la piazza chiede le dimissioni del Presidente in carica, proprio come avvenne due anni fa quando Hosmi Mubarak, dopo trent’anni di presidenza, fu costretto ad annunciare il proprio addio.

Intanto il presidente Morsi ammette “di aver fatto degli errori” tuttavia cerca la legittimazione affermando di essere “il primo leader dell’Egitto eletto democraticamente” e che “solo la legittimazione costituzionale garantisce che non ci sarà guerra civile”. Sostiene che l’unica opzione è eseguire le responsabilità che gli sono state democraticamente attribuite, “proteggerò la legittimità, il prezzo è la mia stessa vita”.

L’ultimatum di 48 ore, lanciato lunedì dall’esercito, si avvia al termine. Il processo di transizione (roadmap) messa a punto dai militari, nel caso in cui il presidente Morsi ignori l’ultimatum, prevede la sospensione della Costituzione e lo scioglimento del Parlamento.

E’ curioso assistere, dopo un arco di tempo limitato, al ripetersi nelle piazze egiziane di scene conosciute . L’hashtag “egypt” in questi giorni ci regala, attraverso i social, le immagini in tempo reale di quanto sta accadendo e accadrà durante le manifestazioni popolari. Elicotteri che volano sulla folla, fuochi pirotecnici, laser luminosi, giovani e meno giovani che sventolano bandiere e cartelloni.

Gli ideali che animano la protesta si mescolano ai social: partecipare e condividere!

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Agente Immobiliare. Istruzioni per l'uso!

Prossima fermata Parma, ultima occasione per Antonio Cassano