Un’ idea chiara se la stanno facendo i brasiliani.
Il Paese sud americano negli ultimi dieci anni, ha avuto una notevole crescita economica, rallentatasi solo recentemente.
L’immagine positiva di potenza economica del Paese è connessa alla sigla BRICS (Paesi in via di sviluppo che accomunano ampia popolazione, vasto territorio, abbondanti risorse naturali e sopratutto un PIL in forte crescita) e ne fa uno dei Paesi trainanti dell’economia mondiale.
L’assegnazione poi di due manifestazioni globali come il Mondiale di Calcio 2014 e le Olimpiadi 2016 sembravano il coronamento di un percorso, che avrebbe portato il Brasile al consolidamento anche dell’ immagine di nuova potenza mondiale.
Si sa, non e’ tutto oro quel che luccica.
Così da più di un anno il malcontento della popolazione si fa sentire nelle grandi manifestazioni di piazza. Malumori balzati agli occhi dell’opinione pubblica internazionale nel giugno scorso, quando più di un milione di persone sono scese per le strade brasiliane in protesta.
Non sono solo gli abitanti delle famigerate favelas a protestare, ma anche quella fascia che cavalcando la crescita economica degli anni scorsi e’ uscita dalla soglia di povertà, costituendo una nuova classe media.
Sotto accusa l’insostenibilità del costo della vita e l’esosa spesa per l’organizzazione dei mondiali di calcio.
L’inflazione che negli ultimi sei anni e’ passata da 2.957% a 6.154% , la precaria condizione della sanità e la piaga mondiale della corruzione, che di certo non risparmia la politica Carioca, sono tra i motivi di protesta principali dei cittadini.
Le cattedrali costruite nel deserto, con la quasi totalità di soldi pubblici, incantano di meno. Rispetto a quanto accadeva un anno fa, la percentuale delle persone favorevoli alle manifestazioni è scesa considerevolmente.
La storia insegna che elevate spese in avvenimenti simili, non sempre hanno un riscontro soddisfacente, e che le strutture spesso vengono abbandonate dopo l’utilizzo. Basta pensare alla Grecia nel 2004, Torino 20o6, o l’abbandono degli impianti post mondiale in Sud Africa, per citarne alcuni.
Ma a preoccupare è anche la dubbia efficacia della Polizia Pacificatrice (forza di polizia presente da qualche anno con basi fisse nelle principali favelas) per alcuni inefficiente contro il narcotraffico, troppo forte ed organizzato per essere soggiogato da una polizia che si limita alla sola presenza sul territorio, senza perseguire i criminali con indagini di sorta ma instaurando più uno stato di “quiete accordata”. Questa situazione ha dato un’immagine di sicurezza per chi guarda da fuori, ma per gli autoctoni è diverso, i forti sospetti di abusi, politicamente organizzati e commessi dagli agenti di polizia, con un forte aumento dei casi di scomparsa (caso Amarildo) non fanno sentire gli abitanti delle favelas sicuri.
La rivalutazione delle abitazioni, spesso di quartieri poveri adiacenti ai palcoscenici delle manifestazioni sportive, e all’allontanamento dei legittimi proprietari dirottati in programmi come “Minha Casa Minha Vida”, sembrano tanto una convenienza travestita da soluzione con molti dubbi a seguito, e tanto guadagno per chi può’ investire.
Va ricordato che si sta parlando di un Paese che nonostante la crescita economica importante, si trova in posizione 85 nel rapporto sullo sviluppo umano del 2013, e che quindi la preoccupazione di chi vorrebbe le proprie tasse spese in maniera diversa non pare follia.
Tra i punti “deboli” dei protestanti, la connotazione apolitica che secondo alcuni osservatori penalizza il movimento. Ma personalmente credo che quando un milione di persone scendono in strada uniti da interessi tangibili, lasciando a casa la demagogia, rappresentando più’ in generale il captale umano, i propri interessi di cittadino, di persone facenti parte di una nazione democratica, definirli deboli sia opinabile.
LA DEMOCRAZIA dovrebbe averla vinta sugli interessi dei pochi, dovrebbe almeno.
Alcune Fonti:
http://video.repubblica.it/mondo/brasile-protesta-per-le-persone-scomparse/136617/135162 Amarildo
http://hdr.undp.org/sites/default/files/hdr2013_summary_italian.pdf Rapporto sviluppo umano 2013
http://it.global-rates.com/statistiche-economiche/inflazione/indice-dei-prezzi-al-consumo/cpi/brasile.aspx GLOBAL RATES
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_PIL_(nominale) PIL POTENZE MONDIALI
http://youtu.be/f8FwBENUf6k Carla Dauden ITA
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