Di Fabrizio Scarinci
Washington. Il Segretario dell’USAF Frank Kendall ha recentemente dichiarato che i bombardieri B 21 attualmente in fase di assemblaggio presso lo stabilimento Northrop Grumman di Palmdale (California) sarebbero non due, come precedentemente affermato dall’Air Force, ma addirittura cinque.
Tale rivelazione, che, com’è facile immaginare, ha generato un certo stupore tra gli analisti e gli esperti del mondo della difesa, testimonia l’eccezionale rapidità con cui l’aeronautica statunitense starebbe portando avanti il programma “Long Range Strike Bomber”.
Una rapidità decisamente superiore rispetto a quella con cui, negli scorsi decenni, sono stati portati avanti altri programmi di comparabile valore strategico, che indica quanto Washington stia prendendo sul serio l’ascesa di Pechino come “peer competitor”, nonché il rischio di un ulteriore deterioramento delle proprie relazioni con Mosca.
Al fine di rispondere alle esigenze poste in essere da questo contesto internazionale sempre più rischioso e competitivo, i vertici delle forze aeree statunitensi hanno recentemente pianificato di dotare l’”Air Force Global Strike Command” (ricostituito sulla falsariga dello Strategic Air Command degli anni della Guerra fredda) di ben 145 Raider, che andrebbero, paradossalmente, a sostituire gli ancora relativamente moderni B 1b Lancer e B 2 Spirit, mentre i 74 B 52H Stratofortess introdotti nei primi anni 60 verrebbero aggiornati allo scopo di restare in servizio (verosimilmente come piattaforme di lancio per armi ipersoniche aria-superficie a lunghissimo raggio) ancora per qualche decennio.
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L’articolo USAF: lo sviluppo del nuovo bombardiere invisibile B 21 Raider procede con eccezionale rapidità proviene da Report Difesa.
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