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Odio l’estate, il corale e riuscito ritorno di Aldo Giovanni e Giacomo diretti da Massimo Venier

Una commedia divertente e commovente in cui il trio torna a far ridere ed emozionare

Il celebre trio comico formato da Aldo Giovanni e Giacomo torna al cinema dal 30 gennaio con un nuovo film che li vede ritrovarsi: si tratta di una commedia corale, divertente e commovente, diretta da Massimo Venier. Insieme al regista hanno girato i loro maggiori successi cinematografici, ovvero Tre Uomini e Una Gamba (1997), Così è la Vita (1998), Chiedimi Se Sono Felice (2000), La Leggenda di Al John e Jack (2002) e Tu La Conosci Claudia? (2004).

Il “ritorno alle origini” ha dato vita a un film leggero a livello di narrazione e intenso dal punto di vista dei sentimenti e dei temi trattati. Il più toccante di Aldo Giovanni e Giacomo. Con Odio l’estate c’è una versione più matura dei “classici” del terzetto comico, intenti a riproporre alcune delle loro indimenticabili scene, come quella della partita di calcio sulla spiaggia o i tipici momenti on the road che li hanno accompagnati nei film del ’97, ’98 e ’04.

Odio l'estate 2

Pur essendo un lungometraggio molto attuale è inevitabile cogliere con nostalgia i richiami alle loro pellicole che li hanno consacrati anche sul grande schermo. Ad arricchire Odio l’estate sono senza dubbio le coprotagoniste Lucia Mascino, Carlotta Natoli, Maria Di Biase, rispettivamente mogli cinematografiche di Giacomo, Giovanni e Aldo. Il resto del cast, ovvero i giovanissimi, non è da meno. Menzione speciale poi per la partecipazione straordinaria di Michele Placido e Massimo Ranieri.

Altro punto di forza di Odio l’estate sono sicuramente le musiche, affidate a Brunori Sas. Le ambientazioni estive risultano a loro volta un tratto distintivo e allo stesso tempo caratteristico del trio formatosi nel 1991. Il loro nuovo film è in sostanza un agrodolce racconto di rapporti umani e che omaggia il passato, a cominciare dal titolo del film, tratto dal contenuto della canzone di Bruno Martino del 1960.

odio l'estate

L’idea alla base della sceneggiatura, come confermato dal regista Venier in occasione della presentazione del film, ne è la conferma: “Abbiamo deciso di realizzare questo progetto perché volevamo raccontare una fase della vita in cui si sono perse un po’ di cose, come la voglia di fare esperienze, la capacità di divertirsi e altro. Le vacanze stesse invece di essere viste come un qualcosa di rilassante e atteso, come quando si era bambini, sono fonte di stress. Si arriva appunto a odiare l’estate, poi però grazie alle vicende che vedono i protagonisti costretti a condividere la stessa casa vacanze, cambia tutto”.

La cura per il cinismo e il nichilismo sono i rapporti umani, la capacità di andare oltre i pregiudizi, l’amicizia e la famiglia. E soprattutto la leggerezza abbinata al saper riconoscere/rivedere le priorità: “Si finisce troppo spesso per scambiare le cose importanti per le ca**ate e le cose importanti per le ca**ate” (Aldo). E alla fine si avrà un gran voglia di estate, pur essendo in pieno inverno, e di tornare ad amare la stagione della spensieratezza per antonomasia.

odio l'estate

Trama Odio l’estate

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa. Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.  

Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto. Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga. Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

Odio l'estate

Odio l’estate regia di Massimo Venier con Aldo Giovanni e Giacomo, Lucia Mascino, Carlotta Natoli, Maria Di Biase con Roberto Citran con la partecipazione straordinaria di Massimo Ranieri e con la partecipazione straordinaria di Michele Placido.

Soggetto e sceneggiatura Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Massimo Venier, Aldo Giovanni e Giacomo. Musiche Brunori Sas. Prodotto da Paolo Guerra per Agidi Due in collaborazione con Medusa Film e SkyCinema, con il contributo di Fondazione Apulia Film Commission. Distribuzione Medusa Film, uscita 30 gennaio 2020.

Regia, musiche e trailer Odio l’estate

Aldo Giovanni e Giacomo, uno dei sodalizi artistici più noti e amati della storia dello spettacolo italiano degli ultimi decenni ‐ protagonista di spettacoli teatrali, televisivi e cinematografici dal successo travolgente ‐ si forma come “trio” nel 1991.  Li accomuna una visione vivace e semplice della comicità, fatta di un equilibrato ed efficace connubio tra l’immediatezza della battuta verbale e l’abilità mimica: connubio che si esprime all’interno di una struttura collaudata quale quella dello “sketch” che, seppure con fantasiose e innovative variazioni, resterà comunque centrale nella loro produzione.

odio l'estate Massimo Venier

Massimo Venier: milanese, regista e sceneggiatore per il cinema, autore per la tv. Esordisce agli inizi degli anni 90 con la Gialappa’s Band, con cui ha ideato e scritto le prime sette edizioni di Mai dire Gol. Nel ’96 incontra Aldo Giovanni e Giacomo. Con loro scrive e dirige, tra gli altri, Tre uomini e una gamba e Chiedimi se sono felice. Per il trio è autore di cinque film, due spettacoli teatrali e uno show televisivo. Con Tu la conosci Claudia? termina il sodalizio con il trio e inizia la “carriera solista”.

Scrive e dirige i film Mi fido di te, Generazione mille euro, Il giorno in più e Aspirante vedovo. Per la tv è tra gli autori di Mai dire domenica, Buona la prima e Quelli che il calcio, programma per il quale assume l’incarico di capo‐progetto dal 2014 al 2019.

odio l'estate Brunori Sas

Mi sono approcciato alla stesura della colonna sonora mosso da un grande affetto nei confronti di Aldo Giovanni e Giacomo, che hanno rappresentato (non solo per me) un modello di comicità unica e innovativa. Sono molto legato a loro soprattutto perché mi ricordano i momenti di ilarità con mio padre, la visione dei loro sketch accompagnavano grandi risate in famiglia. Massimo, il regista, mi ha contattato sull’onda del trasporto emotivo legato a “La verità”, un pezzo che lo aveva colpito particolarmente Mi ha subito detto che sarebbe stato un film con molta musica, e quando ho letto la sceneggiatura ho subito immaginato un mondo musicale ispirato al folk americano; un po’ perché associavo la sceneggiatura allo spirito di “Little Miss Sunshine” e un po’ perché mi piaceva che il film avesse una attinenza sonora col disco che stavamo contemporaneamente registrando. Inoltre mi è piaciuto potermi misurare con qualcosa che è non esattamente collegato alla mia composizione, ma “al servizio di” altro, per quanto sia difficile per un carattere megalomane e narcisista come il mio.        
Dario Brunori

Qui il video dell’introduzione della conferenza stampa di presentazione del nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo
Le parole di Brunori Sas
La “recensione” di Odio l’estate fatta da Giacomo
L’intervento di Lucia Mascino, Maria Di Biase e Carlotta Natoli

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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