La finestra di calciomercato estiva (ormai da qualche stagione) per la squadra e i tifosi giallorossi si può riassumere in due parole: “Rivoluzione Roma”. Sebbene intesa in accezione positiva in realtà nel corso delle ultime annate calcistiche ha segnato un cambiamento radicale comportato dalla partenza di alcuni calciatori fondamentali per il club capitolino, anche dal punto di vista carismatico e quindi “di spogliatoio”.
L’imminente mercato sarà inoltre condizionato ulteriormente dall’emergenza causata dal COVID-19 (e il conseguente blocco delle competizioni sportive) nonché dal bilancio della Roma (in perdita) e dal famigerato nodo relativo al cambio di società. Alisson, Salah, Strootman, Nainggolan, Manolas e Florenzi (in prestito prolungato fino al termine della stagione al Valencia) sono i giocatori più importanti che non fanno più parte della rosa giallorossa e rientrano in tale stravolgimento della squadra. A loro si aggiungono ovviamente Totti e De Rossi, entrambi oramai ex giocatori e Capitani indimenticabili.
La rivoluzione è dunque avvenuta: il club capitolino si è dovuto reinventare, puntando su giovani da affiancare agli uomini di esperienza rimasti (Capitan Dzeko e Kolarov su tutti). A far parte dei “tre intoccabili” nominati da Petrachi ci sono per l’appunto due under 24, ovvero Lorenzo Pellegrini (che compirà 23 anni il 19 giugno) e Nicolò Zaniolo (21 anni il 2 luglio) e ovviamente il caposaldo della Roma: Edin Dzeko.
Il classe ’99 è però finito sempre di più nel mirino di numerosi club, italiani e non. Stando a quanto stimato dall’osservatorio del calcio CIES il valore del numero 22 della squadra capitolina sarebbe salito a quota 70,1 milioni di euro, divenendo così il sesto talento più costoso d’Italia. Un altro elemento al quale il DS non vuole rinunciare è Smalling, il centrale inglese in prestito dal Manchester United divenuto rapidamente imprescindibile per la difesa romanista. Petrachi ha inoltre asserito di voler fare il possibile per tenere nella Capitale anche Mkhitaryan, il trequartista armeno classe ’89 in prestito dall’Arsenal.
Nato nello stesso anno di Smalling rappresenterebbe un’altra pedina “d’esperienza”, da bilanciare con i giovani, per confermare una squadra equilibrata. L’intento dichiarato da Petrachi è stato “svecchiare” la rosa mantenendo un obiettivo: quello di creare un team forte e solido, per il quale il mix sopracitato di calciatori è fondamentale.
Sebbene non mancheranno nuovi addii (Ünder tra i “big” più papabili oltre al probabile trasferimento definitivo di Florenzi), la rivoluzione questa volta potrebbe essere quella di tenere gli uomini giallorossi più importanti, affrontando il finale di stagione e l’immediata ripresa avendo dei punti fermi e inserendo nuovi innesti congeniali per il gioco di Fonseca.
GIPHY App Key not set. Please check settings