La questione “stadio della Roma” continua a tenere banco. Proprio in questi giorni si è difatti tornato a parlare molto della struttura sportiva giallorossa e del luogo dove, dopo 8 anni e più, dovrebbe sorgere. La prima cittadina della Capitale Virginia Raggi si è pronunciata in merito, asserendo che l’indicazione ancora “in auge“, legata alla precedente proprietà, è quella di realizzarlo a Tor di Valle.
La sindaca di Roma si è inoltre detta pronta al confronto con la nuova dirigenza, necessario all’eventuale individuazione di una nuova zona dove destinare l’impianto. Le perplessità sono sorte proprio dopo le valutazioni dei Friedkin: i proprietari del club giallorosso (subentrati a James Pallotta) starebbero pensando di trovare un’altra area da destinare all’edificazione dello stadio della propria squadra.
I 140 mila mq extra rispetto alla superficie dell’impianto sportivo previsti a Tor di Valle, potrebbero così essere presto destinati alla messa a punto di una nuova area residenziale. Stando a quanto affermato nei giorni scorsi da Gaetano Papali, amministratore delegato della Sais (ex proprietaria dei terreni di Tor di Valle), i vincoli privatistici possono essere superati dal Comune essendo senza rilevanza il pignoramento.
Tuttavia, alla luce delle numerose vicissitudini e problematiche che nel corso degli anni e dell’era Pallotta hanno reso praticamente impossibile il tanto atteso avvio dei lavori per la costruzione della stadio della Roma, la struttura potrebbe davvero essere realizzata in un’altra area. La decisione dei Friedkin potrebbe anche essere ulteriormente motivata dalla volontà di archiviare ogni legame con la vecchia proprietà giallorossa sebbene dover individuare una diversa zona, richiedere nonché ottenere i permessi e, avviare un nuovo iter, farebbero slittare ulteriormente di anni il fatidico momento in cui si poserà finalmente il primo mattone per l’edificazione dello stadio della Roma.
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