Il Valiani bis regala il terzo sorriso di fila in casa Bari. Le sette giornate di campionato portano in dote un ottimo bottino di partenza ai biancorossi. Un prezioso bonus che i ragazzi di mister Nicola hanno saputo costruirsi, nonostante le oggettive difficoltà iniziali, pur non brillando. 14 punti in 7 gare, una media di 2 punti a gara e tanto, tantissimo sudore per strappare i tre punti con il minimo scarto. Ma questo Bari va, e al momento può bastare.
PIEDI PER TERRA- Da “Allenatore nel pallone” a “Santone” o “Mourinho dei poveri”. Bari, si sa, è così: un giorno ti scarica, l’altro ti porta in trionfo. E’ quanto successo a mister Davide Nicola nelle ultime due settimane. Dalla nefasta trasferta in quel di Crotone, al terzo successo consecutivo di misura sul Lanciano, il passo è breve. Seconda piazza agguantata con i denti e con le unghie, piazza felice e squadra unita. Gli ingredienti necessari, per costruire una stagione da protagonisti, ci sono tutti. Ma sono solo ingredienti e ciò non può e non deve passare inosservato. Il campionato è lunghissimo e non siamo nemmeno a un terzo di stagione. Gettate le basi con queste sette partite, la struttura va compiuta e resa analoga al progetto. “Il Bari che vorremmo” ha emesso i primi “positivi” vagiti, adesso toccherà a Nicola l’onore e l’onere di “allattarlo” e accompagnarlo ad una significativa crescita, chiamata maturità.
CARATTERE- Nonno Valiani completa con la rete di oggi un back to back (Latina-Lanciano) da far ricredere anche i più scettici (a Bari sono spariti negli ultimi 7 giorni) e, non bastasse l’insospettabile incisività negli ultimi 22 metri, digrigna i denti ed è sempre più leader. Di Cesare è un signor difensore e l’età anagrafica poco conta quando in campo scendi con la bava alla bocca. Senza scordare i vari Rosina, Maniero e compagnia. Questo Bari impressiona per il grande carattere, per la fame e per la capacità di andare oltre i proprio limiti. Quegli stessi limiti che hanno imprigionato il collettivo della passata stagione. E poco importa se il gioco non sia brillante o da “Tiki Taka”. Fino a quando ci saranno cuore e attributi al timone, i biancorossi potranno spiegare le vele, coadiuvati anche da un pubblico che in Serie B non ha eguali.
Avanti Bari!

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