in , ,

Novanta minuti di sostanza e qualità: la strada è quella giusta. Habemus bomber!

Chi la dura la vince. Dopo ottantasette minuti d’assalto, dopo due pali e una traversa, dopo tanta (troppa) sfortuna, il Bari scardina il fortino livornese e trova tre punti pesanti in ottica campionato, grazie al sigillo di bomber Maniero.
Che Cesena non sia stata la classica serata da “una botta e via”, lo si  intuisce sin da subito. Stesso carattere, stessa voglia di lottare su ogni singolo pallone, idee sin da subito chiare. Proprio come sette giorni fa. Il Bari cresce a vista d’occhio e ora fa paura alle dirette concorrenti nella lotta alla promozione.
Nemmeno i legni riescono ad arrestare la determinazione dei biancorossi. Livorno, dal canto suo, che, per larghi tratti della gara, è apparso, più che rinunciatario, annichilito dall’avvolgente manovra offerta da Gentsoglou e compagni. Ed è proprio il greco, l’uomo in più di questo Bari. Onnipresente in copertura, bravo nel dettare i tempi di gioco alla squadra. Paga il continuo sacrificio in fase di ripiego, collezionando un’espulsione che lo renderà indisponibile per l’insidiosa trasferta di Como. Quanto potrà pesare la sua assenza sabato prossimo?
Nota di merito anche per bomber Maniero. La sua è sempre una partita nella partita: costretto spesso a fare a sportellate con i centrali, macina chilometri creando spazi invitanti per i puntuali inserimenti di De Luca, Rosina e delle mezz’ali. Un estenuante lavoro di sacrificio che, spesso, lo costringe spalle alla porta o ad allargarsi. Il gol è una perla di rara bellezza. Un gol da vero e proprio bomber: prende sul tempo il centrale, conquistando il centro dell’area, stop a seguire, finta e contro-finta a disorientare il diretto avversario e diagonale di prepotenza. Che dire…Habemus Bomber!
Se il Bari vola è anche grazie alle ali della “zanzara” De Luca. Costante spina nel fianco della retroguardia toscana, fa scintille sull’esterno e, solo un clamoroso palo, gli impedisce la gioia di un gol che, a conti fatti, sarebbe stato più che meritato. Notevole il suo apporto anche in copertura, prezioso nel raddoppiare sulle avanzate degli esterni avversari. Incisivo e decisivo in attacco con i suoi “uno contro uno” che hanno, letteralmente, mandato in bambola la retroguardia ospite.
In crescita Porcari, continua a stupire Valiani, un leone in mediana. Il centrocampista biancorosso è ovunque. Un maratoneta instancabile che mai alza bandiera bianca. Più passano le giornate, più il Bari scopre di non poter fare a meno del suo fiato. Abbina legna e qualità, il mix giusto per dare equilibrio e nuove soluzioni alla manovra biancorossa. Il classico “usato sicuro” dal quale, questo Bari, non può proprio prescindere.
Se l’orchestra suona sinfonie, il merito è anche, soprattutto, del suo direttore. Accantonato il classico lancio lungo nella terra di nessuno, Davide Nicola può finalmente sorridere. La squadra esprime un calcio gradevolissimo e tutti rispettano il loro compito. Con i terzini non più relegati a compiti di copertura, arrivano più rifornimenti per gli attaccanti ed una maggiore spinta sugli esterni. Le voragini in mediana, evidenti nelle prime gare, sono solo un lontano ricordo. L’intuizione Gentsoglou si è rivelata azzeccata. L’intesa tra le punte cresce, così come il rendimento di pedine-chiave, come Sabelli, Porcari e Rada. L’antibiotico “nicoliano” sta funzionando.

Segui Yepper!

Clicca MI PIACE sulla nostra fanpage Facebook per essere sempre aggiornato sui migliori contenuti da condividere e commentare con i tuoi amici!

What do you think?

Written by Alberto Stasi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Sometimes You Gotta Let Them Breathe

Hunger Games, il canto di una rivolta più attuale che mai