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Diciassette anni di emozioni con Ferzan Özpetek

Ferzan Özpetek, turco classe 1959 e italiano/romano d’adozione. O in altre parole, uno tra i più grandi registi contemporanei nonché artefice di alcune delle migliori pellicole dell’ultimo (quasi) ventennio. Giunto in Italia in gioventù proprio in nome della passione per il cinema, poi fortunatamente coltivata e fruttata. Gli studi in Storia del Cinema effettuati presso la Sapienza di Roma, sono stati infatti essenziali per Ferzan, tanto determinato nel seguire i propri sogni da contraddire la volontà del padre, il quale avrebbe infatti preferito che il figlio ultimasse la carriera accademica in America, intraprendendo anche un conseguente e diverso percorso di vita. Il suo film d’esordio risale al 1997: “Il bagno turco-Hamam” con il quale convinse fin da subito sia critica che pubblico italiano ed estero; stesso discorso per la sua seconda pellicola “Harem suare” del 1999. La vera consacrazione arriva però nel 2001 con “Le Fate ignoranti” profondo racconto introspettivo, originale ed inteso di un delicato rapporto di amicizia dalle mille sfaccettature, nato in seguito agli imprevedibili risvolti della vita. Vincitore di 3 globi d’oro e 4 nastri d’argento, questo film dimostra fin da subito la grande capacità del regista Turco, di immedesimarsi nelle vite degli altri, riuscendo ad essere non solo empatico ma anche sottile e delicato nel mostrare con estrema levità situazioni di natura complessa ed emozioni nascoste nel profondo.
Özpetek risulta immediatamente talentuoso anche nella scelta dei suoi collaboratori e del cast per ogni singolo film: perfetti Stefano Accorsi e Margherita Buy (candidata per il ruolo al David di Donatello) ne “Le fate ignoranti” tanto quanto Raoul Bova, Filippo Nigro, Massimo Girotti e soprattutto Giovanna Mezzogiorno come protagonisti de “La finestra di fronte”. Questa pellicola del 2003 conferma nuovamente l’abilità del regista turco, nel trattare argomenti delicati come l’omosessualità e l’olocausto, l’amore complicato dei matrimoni in crisi, la potenza dell’attrazione condita da misteri e segreti, il tutto mescolato a tematiche familiari, alla voglia di riscatto lavorativa e alla forza delle donne. Nel suo insieme il film risulta comunque scorrevole tanto quanto profondo: questa è la fondamentale caratteristica stilistica di Özpetek come sceneggiatore e regista. Il 2004 è l’anno di “Cuore sacro”, pellicola molto meno polare rispetto alle precedenti, nella quale una splendida Barbara Bobulova affronta i temi delle gerarchie sociali, dei profondi conflitti interiori celati dietro a lustrini e denaro. Il risultato finale risulta essere un’intesa riflessione sulla spiritualità soggettiva. L’opera però è stata più apprezzata dal pubblico che della critica, risultata infatti forse troppo severa. Tre anni dopo arriva il riscatto con “Saturno contro”, magnifico intreccio di storie di passione, amore, tradimento, omosessualità e droga destinate ad incrociarsi inevitabilmente dando vita ad una narrazione costantemente interessante ed intrigante, grazie anche un cast davvero notevole, composto da Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Margherita Buy,Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Ambra Angiolini, Filippo Timi, Luca Argentero e molti altri grandi interpreti. Nel 2008, per la prima volta invece realizza un film che non si basa su una sua sceneggiatura, bensì su un romanzo: “Un giorno perfetto” di Melania Gaia Mazzucco. L’omonima pellicola, che vede protagonista sul grande schermo Isabella Ferrari e Valerio Mastandrea, risulta altrettanto corale e toccante, evidenziando pesanti e realistiche problematiche quali i rapporti conflittuali e violenti tra uomo e donna che sfociano sempre più spesso in tragici epiloghi.
Dopo questo discreto successo ai botteghini, nel 2009 è la volta di “Mine vaganti”, straordinaria pellicola capace di affrontare in chiave ironica e brillante, il tema dell’omosessualità, molto caro al regista, combinato con gli aspetti e le mentalità retrograde e bigotte ancora presenti nel nostro paese. Questa risulta essere nella sua completezza, una commedia dai risvolti toccanti, che rappresenta in pieno l’abilità di Ferzan nel comunicare con leggerezza e al contempo intensità argomenti spinosi e difficili da trattare, senza sfociare in polemica. Segue nel 2012 la tragicommedia “Magnifica presenza”, magistralmente interpretata da Elio Germano, con un cast di contorno di tutto rispetto, nella quale si mettono in luce delicati aspetti umani quali il doversi confrontare con la solitudine, la fragilità e l’emotività, le ossessioni e il bisogno di amore, ancora una volta combinati con l’omosessualità, le difficoltà della guerra e l’olocausto, il tutto contrastato con la forza d’animo di chi è in un modo o nell’altro, comunque capace di seguire le proprie passioni e non ha paura di affrontare i fantasmi del passato. Il 2014 è stato invece l’anno di “Allacciate le cinture” film molto intenso e toccante, con protagonisti Kasia Smutniak, Francesco Arca e le bravissime Carla Signoris, Elena Sofia Ricci e Paola Minaccioni. Tema centrale del film l’amore incontrastato e viscerale nonostante i cambiamenti e le difficoltà della vita. Tutto questo ruota a sua volta attorno alla forza e al coraggio di chi deve combattere un grande e oscuro male, riuscendo a farlo senza perdere la determinazione nel farcela. Indipendentemente da chi tra i due avrà la meglio sulla lotta. Con questi 10 meravigliosi film, il regista turco ormai per metà italiano, si dimostra non solo uno dei migliori in circolazione per il patrimonio del nostro cinema, ma anche una persona dalla rara sensibilità combinata con la capacità di comunicare al grande pubblico, alcuni tra i temi più delicati e duri da trattare, riuscendo a farlo nella maniera più intesa e leggera allo stesso tempo, facendoci quindi ben sperare che continui per almeno altri diciassette anni (e oltre) ad emozionarci regalandoci le sue storie.
Veronica Sgaramella

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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