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La Dea Fortuna: Ozpetek torna magistralmente a raccontare l’amore in tutte le sue forme (e fasi)

Un racconto corale e disarmante sui sentimenti e sulla natura umana in tutta la loro intricata semplicità

La Dea Fortuna cast

Il nuovo film di Ferzan Ozpetek arriva oggi nelle sale italiane. La Dea Fortuna interpretato da Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca segna il ritorno in grande stile del cineasta sul grande schermo, dopo due anni, per raccontare ogni sfumatura dell’amore e i complessi meccanismi dei rapporti umani.

Il noto regista, sceneggiatore e scrittore turco naturalizzato italiano ci riesce benissimo, rispolverando le atmosfere de Le Fate Ignoranti che hanno incantato gli spettatori quasi vent’anni fa. Al centro del suo nuovo lungometraggio ci sono invero le persone, le parti belle della condivisione della propria vita con gli affetti più cari, come il calore umano, il sostegno e le risate. Ci sono anche le note dolenti inevitabilmente correlate alla vulnerabilità dell’esposizione delle proprie fragilità, con le conseguenti crisi e le frasi pesanti come macigni, impresse nella memoria.

Ozpetek con la Dea Fortuna si conferma un maestro del bilanciamento tra dramma e commedia. La superba prova di Edoardo Leo e quella notevole di Stefano Accorsi (meravigliosa anche Jasmine Trinca e sorprendenti i due giovanissimi) mostrano con grande naturalezza l’inesorabile logorio delle relazioni di lunga durata, la passione calante, i dubbi (esistenziali e non) crescenti e i cambiamenti dei singoli componenti della coppia.

LA DEA FORTUNA

Viene descritta altrettanto intensamente la voglia di provare a ricominciare, di riscoprire se stessi e tutte quelle sfaccettature che hanno fatto nascere una storia d’amore, come ogni rapporto umano. Anche quelli “costretti” da una malattia a ricominciare giorno dopo giorno, tra lacrime di dolore e sorrisi agrodolci. O quelli tanto cercati e mai esistiti, tipici di ogni nucleo familiare. Tutto questo è importante, non lo sono invece sesso, genere, nazionalità e quant’altro. Il modo migliore per sottolinearlo? Ozpetek opta per il più semplice ed efficace: non farlo.

La natura umana, fatta di debolezza e forza d’animo, si scontra con la mancanza di certezze e una quotidianità stravolta. Di una coppia, di una famiglia atipica quanto unita, di persone comuni. Con La Dea Fortuna Ozpetek comunica tante cose, tra cui una fondamentale: l’amore non è lineare, non è semplice; implica percorsi impervi fatti di deviazioni, tratti in salita e scalini mancati. Proprio come la vita.

La Dea Fortuna

L’intenzione del regista de La Dea Fortuna, per sua stessa ammissione, non era quella di lanciare un messaggio bensì quella di raccontare una storia corale. La semplicità apparente con la quale lo fa è disarmante, si passa dal sentirsi colmi a svuotati in brevissimo tempo, tutto è così profondamente viscerale e delicato da trasformare immediatamente questo film in una delle opere migliori di Ozpetek.

La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico.
Come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene?
Devi guardarlo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi, li tieni ben chiusi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà sempre con te.

Da un soggetto di Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek, la sceneggiatura è firmata da Gianni RomoliSilvia Ranfagni e Ferzan Ozpetek. Nel cast troviamo inoltre Serra YilmazBarbara AlbertiSara CioccaEdoardo BrandiCristina BugattyPia Lanciotti e Filippo Nigro. Prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli. Una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, R&C Produzioni Faros Film

LA DEA FORTUNA

Trama La Dea Fortuna

Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di quindici anni. Nonostante la passione e l’amore si siano trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciatigli in custodia per qualche giorno da Annamaria (Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro, potrebbe però dare un’insperata svolta alla loro stanca routine. La soluzione sarà un gesto folle. Ma d’altronde l’amore è uno stato di piacevole follia.

Il caso e la fortuna di raccontare un amore

Il Santuario della Fortuna Primigenia è un complesso sacro dedicato alla Dea Fortuna della città di Praeneste, ora Palestrina. Il Museo che vi è collegato è una delle mete archeologiche e culturali che mi sono più care da molti anni. La Dea Fortuna accendeva un fuoco che potevano vedere pure le navi dal mare e consentiva quindi anche un approdo. Ma non è, come molti pensano, riferita solo alla “buona sorte”. È fondamentale il modo in cui ognuno di noi reagisce al Caso e alla Fortuna. Siamo noi che determiniamo se quello che ci succede è positivo o negativo. C’è chi lo chiama libero arbitrio. A parte l’affetto che ho per quel luogo, mi sembrava perfetto come riflessione di partenza per raccontare una storia d’amore che ancora non avevo mai raccontato. In genere si racconta quasi sempre o la nascita di un amore, magari contrastato, oppure il momento in cui esplode la passione. Io invece volevo raccontare due persone che stanno insieme da tanto tempo e stanno quasi per lasciarsi perché è passato il momento della passione. Sono quasi come fratelli, l’amore ha cambiato aspetto e loro non sanno più come conviverci. Il fatto che siano due uomini non è determinante, avrebbero potuto essere anche un uomo e una donna o due donne. Ma quello che mi affascinava era proprio l’idea di come, una volta superato il sesso e la passione, un rapporto possa rigenerarsi in un modo diverso di stare insieme. Credo sia un tema che riguardi molte coppie, al di là degli orientamenti. Ovviamente la Fortuna ci mette lo zampino facendo arrivare nella loro casa due bambini, figli di una amica che glieli affida per qualche giorno ma poi la loro permanenza si protrae. I due protagonisti sono costretti a confrontarsi con qualcosa a cui non avevano mai pensato: non si erano mai immaginati “genitori” né la paternità era mai stata una loro fantasia o progetto. Gli capita tra capo e collo e proprio nel momento più delicato del loro rapporto. Secondo me ce n’era abbastanza per raccontare una storia soprattutto di sentimenti. Alla ricerca di una nuova definizione dell’amore, i miei personaggi si devono confrontare col senso di responsabilità e con l’altruismo totale. Il film non nasce dal desiderio di intervenire nel dibattito attorno alle famiglie arcobaleno. Ho troppo rispetto per ogni tipo di famiglia per strumentalizzarle ai fini del mio racconto. È certo però che alla fine i miei personaggi scoprono che essere genitori non è una questione genetica, ma di cuore, cervello e moralità. Si è genitori dalla cintura in su, non dalla cintura in giù. Con temi così importanti spero di aver fatto un film di emozioni coinvolgenti, sullo scoprirsi e il ritrovarsi, senza scadere nel sentimentalismo. Nel gioco dell’alternanza tra commedia e dramma, riso e pianto, spero di essere riuscito a rispondere ai dubbi che mi avevano assalito quando mi capitò un fatto reale che è alla base di questo film. Un anno fa mio fratello era gravemente malato. Sua moglie, a cui sono molto legato, mi aveva chiesto, nel caso fosse successo qualcosa di grave anche a lei, di occuparmi insieme al mio compagno dei suoi due figli. Ha voluto che glielo promettessi. I miei nipoti, all’epoca dodicenni, sono bambini intelligenti, che parlano perfettamente altre lingue, si informano, leggono, sono curiosi, facili forse da gestire. Eppure, questa richiesta mi ha spalancato un mondo di angoscia, di paure, di dubbi sulle mie capacità, mi ha aperto le porte su un mondo emotivo che non conoscevo e a cui non sapevo come avrei reagito. Questo film è stato un modo per esplorare quei dubbi e quelle emozioni. Per darmi delle risposte a domande molto personali. E spero, ovviamente, che siano le stesse di molti spettatori.
Ferzan Ozpetek

Trailer La Dea Fortuna

A rendere ancor più sentito ed emozionante questo film sono senza dubbio le musiche, scelte “senza badare a chi mi dice che a volte ne metto troppe”, come asserito da Ozpetek. A seguire i dettagli della colonna sonora che arricchisce La Dea Fortuna.

Colonna sonora

Luna Diamante è una ballata scritta e composta da Ivano Fossati e cantata da Mina e Fossati, contenuta nel nuovo album di inediti – Mina Fossati – uscito lo scorso 22 novembre per Legacy – Sony Music e prodotto da Massimiliano Pani per Pdu e Il Volatore.

In Luna Diamante l’interpretazione di Mina è del tutto magistrale: appassionata, sorretta dal pianoforte nel registro grave e dall’orchestra d’archi archi diretta da Celso Valli, che la accompagna seguendone l’estensione: la forza comunicativa ed emotiva di Luna Diamante svela una Mina quasi inedita dalla potenza concreta, sincera e reale. Il brano è stato scelto per la colonna sonora de La Dea Fortuna.

LA DEA FORTUNA

Che vita meravigliosa, il brano di Diodato

Che vita meravigliosa (Carosello Records), il nuovo singolo di Diodato, cantautore intenso e ricercato, tra i più apprezzati del nuovo pop italiano, è il romantico tributo dell’artista alla vita, in tutte le sue sfaccettature e declinazioni.

Che vita meravigliosa è il canto di un essere umano disperso nel mare esistenziale, tra le sue onde, tra canti di sirene, alla ricerca di porti sicuri, pezzi di terra su cui fermarsi anche solo per un attimo, prima di abbandonarsi al folle desiderio di riprendere il proprio viaggio.

LA DEA FORTUNA

Filmografia Ozpetek

Il bagno turco – Hamam – 1997
Harem suaré – 1999
Le fate ignoranti – 2001
La finestra di fronte – 2003
Cuore sacro – 2005
Saturno contro – 2006
Un giorno perfetto – 2008
Mine vaganti – 2010
Magnifica presenza – 2012
Allacciate le cinture – 2014
Rosso Istanbul – 2017
Napoli Velata – 2017
La Dea Fortuna – 2019

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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