in ,

I 6 aspetti utili per il futuro biancorosso dopo lo stop di Modena

Si ferma a Modena la corsa del Bari. Dopo otto risultati utili consecutivi, cediamo, meritatamente, di misura in terra emiliana. Una gara condizionata dall’avvio choc ed incanalatasi sin da subito su binari poco consoni ad un Bari apparso stanco e con poco mordente. In Romagna ha vinto la squadra che più ci ha creduto. Nulla da eccepire. Ed è proprio dalla trasferta del “Braglia” che possono trarsi alcuni spunti interessanti per l’immediato futuro biancorosso:

  1. APPROCCIO ALLA GARA: è l’aspetto sul quale puntano i fari maggiormente media e tifosi. Il Bari è un diesel, ha bisogno di carburare nell’arco dei novanta minuti. Viene fuori alla distanza e lascia poco spazio al ritorno degli avversari. Ma concedere gratuitamente venti/trenta minuti agli avversari è un pò eccessivo. Capita così che si vada in balìa di avversari ampiamente alla portata e incontro a figuracce. In B le carte si mescolano con una facilità estrema e squadre di medio-bassa classifica hanno poco da specchiarsi. L’efficacia prevarica sul tasso tecnico. Ed è su questo aspetto che bisogna insistere. Il Bari non può e non deve entrare in punta di piedi sul rettangolo verde. Il Bari ha il dovere di digrignare i denti, mostrare la propria forza sin dal fischio d’inizio e dirigere le danze.
  2. RADA-DI CESARE: il filotto di risultati positivi, fino alla trasferta di Modena, è sinonimo di solidità difensiva. E la diga centrale ha retto grazie anche alla poca esteticità del rumeno Rada, perchè una palla spazzata in tribuna o in una zona morta del campo va sempre preferita a quella spasmodica ricerca del passaggio “a tutti i costi”, marchio di fabbrica di Contini. Il centrale è stato uno dei migliori interpreti del ruolo nella passata stagione. Ma non si può vivere di ricordi. Specie nel medio-lungo termine. E il campionato di B conta quaranta e passa giornate. Il Contini di quest’anno ha dimostrato di non poter più reggere più partite ravvicinate, offrendo uno standard di prestazioni soddisfacenti. Quindi, largo alla solidità di Rada e accantoniamo il passato.
  3. GRANA GUARNA? Cominciano ad essere un pò troppe le responsabilità da additare al numero uno biancorosso. Portiere valido tra i pali, meno sulle uscite. Lungi da me etichettare come bidone un estremo difensore che, seppur in modo discontinuo, offre buone prestazioni tra i pali. Tuttavia, è innegabile che i passaggi a vuoto si stiano moltiplicando. Senza prenderci in giro, il tiro di Nardini era centrale e di facile lettura. E i  palloni che piovono nell’area piccola, inutile negarlo, sono del portiere. A gennaio…
  4. ROMIZI INTERMEDIO, NON MEZZ’ALA. Il Bari di Modena necessitava di più dinamismo in mezzo al campo, vista l’evidente inferiorità numerica creata in mezzo al campo dai modenesi, grazie alla continua spinta di Rubin sul lato sinistro e l’accentramento delle mezz’ali. Gentsoglou non è un fulmine di guerra, al pari di Porcari e non è possibile garantire sempre prestazioni di alto livello. Per questo, Romizi, schierato da mediano e non da mezz’ala può essere il giusto correttivo da apportare per coprire una maggior fetta del centrocampo biancorosso. Romizi è un maratoneta lottatore, in grado di abbinare la qualità a quella quantità che tanto ci avrebbe fatto comodo in una partita come quella di Modena.
  5. IL 4-2-4 IN ALTERNATIVA AL 4-3-3. Che l’abito più consono al collettivo biancorosso sia il 4-3-3 è noto a tutti. Ma l’aspetto sul quale ci si è soffermati troppo poco è l’utilizzo del 4-2-4. Vero, trattasi di un modulo adottato in casi di emergenza: a Como sotto di una rete e a Modena sotto di due. Ma è bene sottolinearne la resa. Con un maggior utilizzo degli esterni e le due punte centrali ravvicinate, il potenziale offensivo biancorosso ne beneficia parecchio in termini di pericolosità. Ovvio, bisognerebbe trovare il giusto equilibrio tra reparti, onde evitare voragini tra un reparto e l’altro. Ma farci un pensiero…
  6. PUSCAS BIDONE? Puscas è innaffidabile, Puscas non ha dimostrato nulla, Puscas non è da Bari. Quanti palloni attaccabili ha ricevuto il rumeno in quel di Modena? Puscas va messo in condizione di rendersi pericoloso per poter incidere in una gara. E i rifornimenti in quel di Modena sono stati pressochè pari a zero. Aspettiamo prima di sputare sentenze.

Segui Yepper!

Clicca MI PIACE sulla nostra fanpage Facebook per essere sempre aggiornato sui migliori contenuti da condividere e commentare con i tuoi amici!

What do you think?

Written by Alberto Stasi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Gli MVP silenziosi (Parte Uno)

Isis, video con carri armati verso il Colosseo