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Perdere così no. Atteggiamento, disposizione tattica, attributi: assenti ingiustificati. Meritiamo di più.

Nel calcio ci sta perdere una partita. Ma non così. Usciamo con le ossa rotte dal “Partenio” di Avellino e con l’amara consapevolezza che il Bari visto oggi non è nemmeno sceso in campo.
Male, malissimo tutti. Nessuno esente da colpe. Sempre secondi sui rimpalli, sempre in affanno in ripiego, senza mordente e idee lì davanti. Il Bari di oggi è stato veramente brutto, forse il più brutto del 2015. Sovrastato a centrocampo, nullo sulle fasce, sterile come non mai in attacco. Ed è un grosso peccato, perchè queste partite non c’è bisogno di prepararle. Si giocano con furore agonistico e attributi, che oggi sono clamorosamente mancati.
Responsabilità di tutti. A partire da una netta e limpida inferiorità a centrocampo, sconosciuta da Nicola. Avellino a 5, noi a 3, senza l’ausilio in fase di non possesso di Boateng e De Luca. Arrivavano da tutte le parti e pressavano e noi, imbambolati, a cercare un compagno da servire che non c’era. Peggio in fase di possesso palla. Bellomo innamorato troppo del pallone, alla continua ed irritante ricerca del dribbling. Schiattarella invisibile ed in costante affanno su Zito. Donati lasciato in balìa del centrocampo campano. Rimpolpare il centrocampo con Romizi in modo tale da garantire maggiore copertura al centrocampo era così utopico mister Nicola? Tenere i terzini bloccati e non avere sbocchi sulle fasce, creando superiorità, che senso ha?.
E la cosa che fa ancora più rabbia in questo brutto pomeriggio è lo sviluppo dei gol degli irpini. Due brutte palle perse, sulla nostra trequarti, che erano in nostro possesso. Il primo gol loro è la fotografia del match di oggi. Barriera posizionata in malo modo da Guarna e, come se non bastasse, annessa dormita di Ebagua e compagnia. Sui rimpalli, su ogni palla, in ogni zona del campo, arrivavamo sempre secondi. La testa dov’era in quei frangenti?.
Meno prime donne, più cattiveria.
Meritiamo di più.

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Written by Alberto Stasi

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