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Marino, capitano silenzioso: partita da gregario, solito cuore infinito.

Stamane leggendo i giornali, navigando in rete l’occhio inevitabilmente ricade sulla grande prestazione dei biancorossi e sull’immediata prolificità del duo d’attacco De Luca-Maniero. I due hanno corso, lottato e soprattutto messo a segno reti pesanti ai fini del risultato. Ma c’è chi questo entusiasmante inizio se l’è vissuto sbattendosi e sacrificandosi senza arrestare mai la propria corsa, nemmeno dinnanzi ad una fatica che, col passare del tempo, avrebbe messo fuori causa chiunque. Ma non lui, non chi indossa la fascia di capitano. Non chi ha sempre sudato ed onorato la maglia. Marino Defendi, che partita!
Lavoro oscuro, corsa e abnegazione. Primo tempo esemplare, secondo tempo di sacrificio. Novanta minuti che riassumono ciò che è il capitano: dinamicità e fisicità al servizio del collettivo, pronto a sacrificarsi per il compagno con una corsa in più, pronto a mordere le caviglie degli avversari e mai a fermare la propria corsa. Nei primi 45′ fa da spola tra centrocampo e attacco, proponendosi in avanti senza sosta per creare superiorità e aprire le maglie della difesa avversaria, lasciando voragini per De Luca, bravo nel finalizzare. Nel secondo, nonostante il calo della condizione atletica della squadra, regge l’impatto del centrocampo spezzino, frapponendosi su ogni singola linea di passaggio che gli si presenti nei suoi paraggi e risultando decisivo nell’arginare le geometrie di Juande e Brezovez, uniche fonti di gioco dei liguri.
Ben ritrovato Capitano!
 
 

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Written by Alberto Stasi

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