Battesimo con il sorriso a trentadue denti per il nuovo Bari versione 2015/2016. I biancorossi si concedono un pomeriggio da sogno al termine di novanta minuti di rara intensità, regalando al San Nicola una prestazione super e al Campionato il primo inequivocabile segnale. Di una squadra che sa lottare, soffrire, stringere i denti e portare a casa l’intera posta in palio che, seppur alla prima giornata, visto il corso del match, è di capitale importanza per il prosieguo del match.
La vittoria del cuore, del carattere e del c…
Cuore: andare avanti di due reti, sotto di un uomo, farsi rimontare, avere la forza di impattare il parziale e di vincere nel finale. Ciò che ha mandato in visibilio il pubblico di casa e che ha impressionato dei biancorossi è senz’ombra di dubbio il cuore di un collettivo che, anche senza una condizione ottimale e con una rosa stravolta rispetto la passata stagione, è riuscito con le unghie e con i denti ad azzannare la difesa ospite e portare a casa tre punti d’oro.
Carattere: è quello di De Luca, è quello di Valiani, è quello di Sabelli, è quello di tutti. Fisiologico ad inizio stagione non avere brillantezza fisica, fisiologico anche il calo psicologico sul doppio vantaggio. Ma questo Bari non ha mai dato l’impressione di lasciarsi sopraffare dall’inferiorità numerica e lasciare campo agli avversari. Così, preso atto delle oggettive difficoltà della gara, si è compattato ed ha ripreso a macinare chilometri, raccogliendo i frutti di una gara tutta sacrificio e umiltà. Il sacrificio di De Luca nel prodigarsi a dar fastidio, proprio come una “zanzara”, alla difesa avversaria nel finale. Il sacrificio di Valiani e Defendi nel coprire qualsiasi zona del campo, fino a triplicarsi ed essere ovunque. Quello di Sabelli ad una partita di contenimento esemplare sulla fascia.
E poi c’è il c… Quello non guasta mai. Sì, perchè la fortuna aiuta gli audaci e premia chi, a conti fatti, avrebbe meritato di portarla a casa. Capita così che la traversa ti sia amica e spinga la traiettoria del siluro di Nenè oltre la traversa, così come la tua stessa audacia permetta a Calaiò di addormentarsi proprio sul più bello, salvandoti sul gong.
La regola delle tre C non sbaglia mai. La regola delle tre C è il giusto viatico per un Campionato da protagonista.
GIPHY App Key not set. Please check settings