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Roma, Nainggolan: "Il calcio in Italia, la mia salvezza. Qui mi sento rispettato e sono contento"

Nainggolan, conferenza pre Champions

Il centrocampista giallorosso Radja Nainggolan, fresco dell’inaspettata convocazione con la Nazionale Belga per affrontare le amichevoli contro Messico e Giappone, rispettivamente in programma il 10 novembre a Bruxelles e il 14 novembre a Bruges, ha rilasciato una lunga intervista al portale ufficiale della UEFA nella quale ripercorre le tappe della sua carriera e, naturalmente, la sua avventura con la maglia della Roma, iniziata 4 anni fa.
Il calciatore 29enne di origine indonesiana, entrato nel cuore dei tifosi giallorossi fin dal principio, ha così esordito: “Il mio percorso verso il calcio è stato molto lungo e difficile, forse un po’  in ritardo, diciamo. Però se oggi riguardo quello che ho fatto penso sia stato un grande percorso, passando per squadre magari più piccole, squadre che mi hanno fatto acquisire la maturità giusta. Sono partito per l’Italia quando avevo appena compiuto 17 anni e sono stato bene ovunque. Sono stato in tre squadre, io mi affeziono molto velocemente a una piazza. Come in questo caso: sono molto contento di essere qui.
Proseguendo, il Ninja della Roma, ha confermato che il calcio è sempre stato un pallino nella sua testa nonché un traguardo che gli ha cambiato e salvato la vita: “Perché ho avuto un passato molto difficile e con amicizie molto particolari, non tutte giuste. Oggi li sento ancora, perché crescendo si matura tutti quanti. Ma sono esperienze di vita che ti servono per diventare una persona più forte, per capire cosa sbagli nella vita e cosa no. L’importante è che ho fatto un percorso di vita importante, a scuola non andavo benissimo e ho avuto la fortuna di aver avuto la possibilità di giocare a calcio venendo in Italia. È stata la mia salvezza ma anche un’esperienza di vita nuova”.
Queste invece le sue parole relative all’approdo nel club capitolino: “Quando sono andato via da Cagliari volevo prendere una piazza molto importante. Avrei potuto sceglierne tante altre in passato, ho aspettato il momento giusto anche perché all’epoca il presidente non è che mi volesse lasciar andare così facilmente…Sono arrivato con la consapevolezza che in una squadra grande bisogna lavorare tanto. Mi sono messo a disposizione, adesso ho un : rapporto bellissimo con la gente: mi sento rispettato e cerco sempre di rispettare al massimo la maglia ogni partita che faccio”.
Infine Nainggolan ha chiuso l’intervista soffermandosi sulla competizione calcistica europea più prestigiosa, affrontata con la Roma: “La Champions è il sogno di ogni ragazzo che gioca a calcio, io ho lavorato tanto ed è un sogno che per me si è avverato. È un’altra atmosfera, un campionato a sé: alla fine è un percorso corto e quando si sbaglia si paga, però ci si possono togliere tante soddisfazioni e questo è quello che noi dobbiamo provare a fare. Vogliamo arrivare il più lontano possibile. Il girone è difficile, per come siamo messi in questo momento possiamo farcela ma dobbiamo pensare a una partita alla volta.
 
 

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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